Regionali Lombardia 2018, Gori: "Serve la più larga alleanza possibile"
Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori interviene alla Festa metropolitana del Pd Milano sulle Regionali 2018: "Io candidato? Se ci sarà sostegno molto ampio"
Parole sempre più da candidato in pectore del centrosinistra, quelle pronunciate ieri sera da Giorgio Gori alla Festa metropolitana del Pd di Milano in merito alle Elezioni Regionali Lombardia 2018. "In questa Regione - ha detto il sindaco di Bergamo intervistato da Claudio Cerasa - se vogliamo provare a vincere, dobbiamo costruire la più larga alleanza possibile. Quindi non c’è alcuna ragione per non cercare di tenere assieme un fronte politico che ha molte più cose che lo uniscono rispetto a quelle che lo dividono". Gori ha aggiunto: "In Lombardia ci sono tutte le condizioni per fare una coalizione con Campo progressista e altre forze di sinistra. Credo di fare in modo che la Lombardia torni a correre. Perché al di là dell'eccellenza tanto ostenta, tanti indicatori ci dicono che questa eccellenza non c'è. La Lombardia non ha le velocità di crociera che dovrebbe avere, per difetto di leadership, di una guida che l'amministrazione regionale non ha". "C'è un cambio di marcia che si può far fare a questa regione e tanti lombardi lo sanno, c'è voglia di voltare pagina dopo 25 anni e portare un governo riformista alla guida della Lombardia". "Se sarò il candidato per il centrosinistra? A condizione che ci sia un sostegno molto ampio", la sua conclusione.
Ad ascoltare Gori, anche il sindaco di Milano Beppe Sala, che ha affrontato il nodo delle primarie: "Penso che il primo punto e' capire se dobbiamo o vogliamo fare le primarie. Se andassimo a votare presto credo non sarebbe necessario, se, come pare, si andra' a votare in primavera probabilmente le primarie andranno fatte".
Mentre il segretario metropolitano Pietro Bussolati così ha commentato su facebook l'intervento del sindaco di Bergamo: "Giorgio Gori ha ragione, abbiamo una grande partita da giocare e questa partita si chiama economia della conoscenza. Perché oggi la formazione è l'unica via per garantire opportunità e giustizia sociale. Regione Lombardia ha bisogno di tornare a correre ed essere competiva, e per questo ci vuole una leadership che faccia dell'innovazione e del riformismo la sua bandiera"