Regionali senza primarie a sinistra. Idea candidatura autonoma dal Pd. Inside

di Fabio Massa

Il viaggio è un bel po' lungo, per arrivare alle Regionali. E non è detto che avrà un esito fausto, per il centrosinistra. Anzi. Di certo, in questi giorni a cavallo di Ferragosto tiene banco nell'asfittico dibattito politico la stucchevole polemica sulle parole di Giorgio Gori, che ha affermato e poi riaffermato che Formigoni era portatore di una idea forte della politica. La sinistra radicale, a partire da Mirco Rota, segretario della FIOM Lombardia, ha subito alzato gli scudi. Pesantemente. Dopo Rota aveva contestato (per due volte) la posizione di Gori anche Francesco Laforgia, capogruppo di MDP, ex segretario milanese del PD (prevalse su Pierfrancesco Maran, alcuni anni fa). Intervenendo così nelle cose lombarde, nel silenzio di Onorio Rosati e di Massimo D'Avolio, i due consiglieri regionali del movimento di Bersani. Che, per parte sua, ha già detto che Gori è un buon candidato. Esattamente come Giuliano Pisapia. E fin qui, i fatti.

Da questi però si stanno generando rumors difficilmente gestibili, soprattutto nel deserto agostano. Il primo riguarderebbe un sondaggio che circola nel centrosinistra, che darebbe Maroni, malgrado la sinistra unita dagli estremi al centro, dietro Gori, avanti di una forbice tra i 7 e i 10 punti. Quindi, il ragionamento che si sta avanzando è duplice. Da una parte per alcuni bisogna assolutamente fare le primarie per rivitalizzare il candidato che le vincerà. Posizione di Fabio Pizzul, consigliere regionale Pd di marca cattolica: "Tanto per essere chiaro: penso che Giorgio Gori sia un ottimo candidato e che farebbe molto bene anche a lui, se vuole vestirsi con l’abito vincente, fare il percorso delle primarie. Chi deve interrogarsi riguardo il fatto di volere o meno le primarie è il PD. L’assemblea regionale si è già espressa contro le primarie. Rispetto la decisione e non posso che adeguarmi alla stessa, ma rimane una domanda: se si verificherà la necessità/opportunità delle primarie (visto che il tempo c’è), saranno aperte davvero o per potervi partecipare bisogna non essere più del PD?". Ecco, da sinistra chi potrà partecipare alle primarie? MDP pare intenzionata a presentare un proprio nome. Antonio Panzeri, secondo il Corriere. Ma c'è chi vocifera che l'attivismo di Laforgia potrebbe prefigurare un suo interessamento diretto, anche se pare che preferisca rimanere a Roma. E quindi il favorito rimane sempre Onorio Rosati, che non a caso rimane molto coperto. Eppure c'è chi dice che la strategia finale non sia quella di partecipare alle primarie, ma di logorare Giorgio Gori fino al punto in cui il Pd deciderà di non farle e dunque - dando per scontata ma inconfessabile pubblicamente la vittoria di Maroni - dare vita a una candidatura autonoma di sinistra-sinistra. C'è chi dice che potrebbe correre qualcuno del sindacato, magari proprio della FIOM. Chi dice che sarà invece uno di MDP. Se così fosse, la vittoria di Maroni sarebbe sicura. Ma anche il posto da consigliere per chi si candiderà presidente per la sinistra-sinistra. Politica agostana, insomma. A settembre si vedrà. Anche perché c'è da sciogliere il nodo con Insieme. Chiara Cremonesi ha rinominato il suo gruppo senza condivisione con MDP, e riflettendo quindi in toto i contrasti di Roma, ben lontani dal "modello Milano". A settembre si tenterà la pace. Percorso lungo e difficile, si diceva, esattamente come quello che porterà alle regionali.

fabio.massa@affaritaliani.it