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Milano
Regionali, Milano al voto incorona Gori. Ma è giallo sul sondaggio
Foto La Presse

REGIONALI LOMBARDIA 2018, IL GIALLO DEL SONDAGGIO IPSOS

Sondaggio regionali Lombardia su Fontana, Gori, e sul gradimento dell'amministrazione milanese: si apre il giallo. I dati, incredibili, erano stati resi noti da Affaritaliani.it Milano dopo che questi erano stati caricati su un sito governativo (quello sul quale ogni sondaggio va reso pubblico con la metodologia di analisi). Ad elaborarli, su commissione del Corriere della Sera, è stata Ipsos. Oggi su tutti i quotidiani appaiono i dati anticipati ieri. Ma Ipsos in nottata fa marcia indietro, e manda ad Affari una errata corrige nella quale afferma di aver fatto un errore di caricamento. Ecco l'errata corrige: "Il sondaggio sulle elezioni regionali nel Comune di Milano riportato da Affari Italiani è stato pubblicato, a causa di uno spiacevole equivoco, sul sito sondaggipoliticoelettorali.it ed erroneamente è stato indicato il Corriere della Sera come committente. Si tratta, in realtà, di un sondaggio realizzato da Ipsos, i cui risultati sono riservati, a fini interni, per la valutazione dell’accuratezza delle stime di voto a livello cittadino". Insomma, il Corriere (che oggi lo pubblica sul cartaceo, così come Repubblica) non è il committente. Ma i dati saranno corretti? Non si sa, giacché Ipsos comunica che si trattava solo di una "valutazione dell'accuratezza delle stime di voto". Certo è che di questi tempi, l'anno scorso, Ipsos aveva fatto un sondaggio analogo sul gradimento della giunta comunale nel quale (come riporta il Corriere) si diceva anche che "Ipsos, che ha interrogato i cittadini anche sul gradimento al sindaco, dove si evidenzia una buona tenuta di cui beneficia il Pd milanese (cresce nonostante gli scossoni nazionali)". Quest'anno, non si sa. Sondaggio ritirato.

fabio.massa@affaritaliani.it

 

IL TESTO ORIGINARIO

Fontana indietro, Gori avanti. Majorino l'assessore più conosciuto. Il sindaco Sala con un gradimento oltre quota 60 per cento. L'ultimo sondaggio di Ipsos, pubblicato come di consueto sul sito del Governo e commissionato dal Corriere della Sera, ha valori che hanno dello strabiliante, almeno sul piano regionale. Con una platea di 1000 intervistati, il sondaggio racconta di un Giorgio Gori preferito dal 28 per cento degli elettori (equivalente al 46 per cento di voti validi), Attilio Fontana preferito dal 19 per cento degli elettori (pari al 32 per cento di voti validi), Dario Violi al 9 per cento (pari al 15 per cento di voti validi), Onorio Rosati al 4 per cento, pari al 7 per cento. Ma il 40 per cento sono incerti. E dunque tutto potrebbe cambiare in campagna elettorale. Sulla notorietà, Fontana però è ancora lontano: Gori lo conosce il 77 per cento degli intervistati, Fontana il 65 per cento, Rosati il 26 per cento, Violi il 23 per cento. Sul gradimento potenziale Gori sempre primo con il 42 per cento, il 23 per cento per Fontana che però ha un 44 per cento che non sa, Rosati all'11 per cento (79 per cento non sa), Violi al 12 per cento (80 per cento non sa). Il gradimento è ovviamente influenzato dalla conoscenza del candidato.

Per quanto riguarda le intenzioni di voto per le regionali, il Pd è quota 25,5, Lega al 18,2, Forza Italia al 14,1, Liberi e Uguali al 7,1, altri di centrosinistra all'11,1, Movimento 5 Stelle al 15,8, altri di centrodestra al 5,9 per cento. Ma vincono di gran lunga gli incerti e gli astensionisti: 42,1 per cento. Il centrosinistra è comunque indietro rispetto al centrodestra di un punto percentuale (sommando tutte le sigle).

Per quanto riguarda il consenso sul sindaco, come si diceva, è a quota 58 per cento. Di quattro punti inferiore rispetto a quella dell'amministrazione. La notorietà degli assessori vede in testa i due Pierfranceschi: Majorino al 54 per cento, Maran al 44 per cento. Poi la candidata alle regionali Carmela Rozza al 32 per cento, Granelli al 29, Tajani al 27, Del Corno al 24. Staccata la Guaineri al 14, Tasca al 13, Rabaiotti al 12. Pari la vicesindaco Scavuzzo, Cocco e Lipparini all'11 per cento.

Cambia lo scenario alla Camera. Le intenzioni di votovedono un partito fortissimo. Ed è il Pd: 30,3 per cento. Liberi e Uguali all'8,6, Movimento 5 Stelle al 17,8, Forza Italia al 14,2, Lega al 17,5. Qui, sommando anche le liste collegate, si arriva al centrosinistra che sopravanza il centrodestra di un voto.

Una nota metodologica molto importante: il sondaggio è stato realizzato su 1000 casi rappresentativi della popolazione maggiorenne residente a Milano. Solo a Milano.

fabio.massa@affaritaliani.it 

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