Renzi snobba Milano? Ricambiato. La Leopolda non scalda il Naviglio
di MaTS
Nonostante Renzi l’abbia anche ricordata nella sua newsletter, la Leopolda di quest’anno sarà probabilmente la radice quadrata di quelle a cui siamo stati abituati in passato (fatta eccezione per la precedente, già molto sottotono). A partire da un sito totalmente spoglio e privo di informazioni, quello che manca in questo momento è la spinta propulsiva, la polemica (almeno due anni fa c’era Bersani da combattere) e il ring: unico ambiente in cui il Segretario nazionale si sente davvero il suo agio e dà il meglio di sé. Ma c’è un problema più grosso: la sensazione è che a mancare quest’anno siano soprattutto i big.
Da Milano, per esempio, nessun entusiasmo per la stazione più fighetta d’Italia edizione 2017: non un’indicazione da parte del partito, poche pure le telefonate per organizzare la “macchinata fra amici”. E così la seconda città più renziana d’Italia dopo la Firenze dei bei tempi, quella del 44 per cento alle Europee, quella del sì al referendum, quest’anno potrebbe snobbare la manifestazione. Ripicca per la scarsa considerazione mostrata in passato nonostante le vittorie? Chissà. Totalmente assente l’organizzazione centrale del partito metropolitano, molto indaffarata a mettere i puntelli alla campagna elettorale in arrivo, con il segretario Bussolati in competizione per le regionali. Assente anche la frangia più fedele a Matteo renzi in tutta la costellazione dei circoli milanesi, cioè 02PD e la Pallacorda. Nel primo caso, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, il nuovo segretario non si farà vedere per un impegno di lavoro. Nel secondo caso, ovvero la Pallacorda, se anche negli anni passati non c’era una direttiva precisa, l’appuntamento era considerato imperdibile. Quest’anno pare invece prevalere invece la noia, e l’adagiarsi sulla scia calante della curva dell’appeal renziano. A pochi giorni dalla convention fiorentina dunque, in area milanese bocce totalmente ferme, e nessuna ansia di partecipare o addirittura parlare. Su un palco dal quale sono stati lanciati nomi come Maria Elena Boschi e Simona Bonafè probabilmente della nomenklatura milanese non salirà nessuno. Per quanto riguarda la partecipazione, si spera nel car pooling dell’ultimo minutio e magari in un weekend soleggiato: l’unica vera scusa per giustificare la passeggiata sul Lungarno.