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Milano
Rischio sismico, Bordonali: abbiamo fatto molto per la prevenzione

Prevenzione. E' questa la parola che ha guidato il lavoro della Regione Lombardia per quanto riguarda il rischio sismico nell'ultimo triennio. "Abbiamo realizzato - spiega l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali - nuovi e significativi interventi a tutto campo: dall'assegnazione di risorse ai comuni, alla ridefinizione delle zone sismiche regionali fino all'introduzione di una nuova normativa e di nuove regole in materia di vigilanza sismica sugli edifici pubblici e privati. Infine, dal punto di vista organizzativo, e' stata costituita, all'interno della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione, una struttura tecnica regionale dedicata alla prevenzione del rischio sismico". In particolare, Regione Lombardia ha assegnato 5,8 milioni di euro a diversi comuni nelle province di Mantova, Brescia e Bergamo per l'adeguamento strutturale degli edifici strategici e rilevanti, definendo i criteri per la realizzazione degli interventi di prevenzione del rischio simico. Sono stati attivati 16 interventi su strutture pubbliche di proprieta' comunale, in particolare 11 municipi, 3 scuole, una Caserma dei Vigili del Fuoco e un Centro Operativo Misto.

Il 10 aprile 2016 e' entrata in vigore la nuova zonazione sismica dei Comuni della Regione Lombardia con l'obiettivo di determinare un livello di classificazione maggiormente cautelativo, anche in funzione dell'armonizzazione alle norme tecniche nazionali vigenti e del riordino delle disposizioni della normativa regionale in materia di vigilanza e controllo sulle costruzioni in zona sismica. In base al nuovo ripartimento, nessun comune lombardo e' da ritenersi in zona 1, 57 Comuni sono in zona 2 (nelle province di Brescia e di Mantova), 1.028 Comuni in zona 3 (principalmente nelle province di Bergamo, Pavia, Brescia, Cremona e quindi nelle province di Lecco, Lodi, Monza-Brianza, Milano, Mantova e Sondrio), mentre gli altri 446 sono inseriti in zona 4 (sismicita' molto bassa). "L'aggiornamento della zonazione sismica - aggiunge Bordonali - non rappresenta un indice di aumentata pericolosita' del territorio, ma costituisce una svolta verso un sistema di prevenzione dei rischi e dei danni conseguenti ai fenomeni sismici da attuare attraverso procedure tecnico amministrative specifiche"

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