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Milano
Ristoratrice suicida, l'autopsia. I carabinieri: "La convocammo come vittima"

Ristoratrice suicida, i carabinieri: "Convocata come vittima di reato"

Giovanna Pedretti venne convocata dai carabinieri di Sant'Angelo Lodigiano come "potenziale vittima" del reato di 'propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa' in relazione alla recensione pubblicata su Google. Lo riferiscono gli stessi carabinieri in una nota nella quale scrivono che "il colloquio durava pochi minuti e la signora confermava il contenuto della recensione, ma non era in grado di fornire ulteriori dettagli sull'identita' del cliente".

Giovanna Pedretti, il colloquio con i carabinieri durato pochi minuti

"Al fine di informare la Procura della Repubblica competente, i carabinieri convocavano in caserma la signora Pedretti con riferimento ad una recensione pubblicata su Google, e poi rimossa, da un anonimo cliente del suo ristorante - questo il testo della nota -. La signora veniva sentita nel pomeriggio dello stesso giorno come persona informata sui fatti, quale potenziale vittima dell'intera vicenda. Nella mattinata di domenica 14 gennaio la signora Pedretti veniva rinvenuta priva di vita e dell'intera vicenda veniva informato direttamente il Procuratore della Repubblica".

L'autopsia e le ferite sul corpo di Giovanna Pedretti

Nel frattempo si sta svolgendo all'istituto di Medicina legale di Pavia l'autopsia sul corpo della donna. Come riferisce Repubblica, l'ispezione pre-autoptica aveva evidenziato la presenza di ferite ai polsi ed al braccio, ma anche a una gamba e al collo. L'esame dovrà stabilire se Giovanna Pedretti è morta per le ferite, per annegamento o per assideramento.

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