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Rogo Milano, Regione: allarme cessato, presto ritorno alla normalità

Rogo Milano, Regione:  allarme cessato, presto ritorno alla normalità

Nessun picco preoccupante di inquinanti in atmosfera e soprattutto di diossine. Sono rassicuranti i dati presentati oggi pomeriggio alla stampa dall'assessore regionale all'Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, insieme al vice sindaco di Milano e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo e all'assessore all'Ambiente e Mobilità di Milano Marco Granelli, sulle emissioni che fanno seguito all'incendio divampato domenica sera in via Chiasserini a Milano. All'incontro erano presenti anche i rappresentanti di Città Metropolitana, dell'Ats di Milano, dell'Arpa Lombardia, dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile comunale. "Vogliamo che siano i dati a parlare - ha affermato l'assessore Raffaele Cattaneo -. Il primo è che le procedure, come ci hanno assicurato i Vigili del fuoco, si concluderanno entro le prossime 24, massimo 36 ore e comporteranno anche lo stop delle emissioni di fumo che in questi giorni hanno creato i maggiori disagi e preoccupazioni ai cittadini. Il secondo dato, che ci è arrivato oggi dall'Ats, è che non c'è stato in questi giorni alcun accesso, nei Pronto soccorso del territorio, dovuto alle conseguenze dell'incendio o a cause riconducibili a patologie legate alle sostanze respirate". "Ma il dato più importante che abbiamo acquisito da Arpa nell'incontro di oggi - ha aggiunto Cattaneo - è che i primi campionamenti sull'aria ci danno risultati tranquillizzanti".

Arpa, da una prima rilevazione, ha riscontrato risultati di idrocarburi in linea con i valori di fondo e, per quanto riguarda le diossine, ha rilevato un valore di 0,5 picogrammi per metro cubo. "Se confrontiamo questo valore con i valori registrati in incendi analoghi, il dato è particolarmente basso. Per esempio nel caso dell'incendio di Bruzzano del 24 luglio 2017 il dato era di 98 picogrammi, nel caso di Corte Olona del 3 gennaio di quest'anno il valore era 11,9 picogrammi - ha precisato Cattaneo -. Ci aspettiamo tuttavia, anche a causa del cambio delle condizioni atmosferiche, che il valore cresca leggermente, restando però largamente al di sotto dei valori citati per i casi analoghi e comunque inferiore a 10, e che nell'arco di un periodo di tempo che va da 2 a 4 giorni, i valori rientrino progressivamente nella normalità". "Gli inquinanti sono pericolosi quando si respirano continuamente nel tempo - ha concluso Cattaneo - e in questo caso, anche grazie al contributo dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile di Milano, che hanno svolto le operazioni di spegnimento quanto mai rapidamente, l'intervento è stato celere e puntuale e ha permesso di domare l'incendio in tempi utili. Le istituzioni ci sono e continuano a fare tutto ciò che serve per risolvere un problema che ha dato disagio, ma che, per fortuna, non ha provocato problemi seri per la salute pubblica e per l'ambiente".


L'incendio è in fase di spegnimento, e dall'Arpa arrivano anche i primi dati sui rilevamenti delle sostanze tossiche. Una "parziale alterazione della qualità dell'aria" è stata registrata dopo il rogo scoppiato a Milano in via Chiasserini lo scorso 14 ottobre. È quanto emerge dai dati dell'Arpa diffusi dopo le analisi sui valori delle diossine e dei furani. "Durante le prime fasi dell'incendio, il valore della concentrazione totale delle diossine e dei furani (PCDD-DF) è risultato pari a 0.5 picogrammi per metrocubo, in termini di tossicità equivalente, a conferma di una parziale alterazione della qualità dell'aria dovuta all'evento in corso", spiega l'Arpa in un comunicato, affrettandosi ad aggiungere che l'alterazione è minima e non presenta rischi per la salute pubblica.

Milano, Arpa: "Incendio Bovisasca finalmente in fase di spegnimento"

In mattinata aveva parlato a Rtl il direttore generale di Arpa, Michele Camisasca: "Finalmente l'incendio è in fase di spegnimento. I nostri strumenti non hanno rilevato nessuna situazione critica" per le sostanze inquinanti pericolose per l'ambiente e la salute, ha rimarcato.

Rogo Milano, si indaga sui legami con i precedenti di Novate e Corteleona

Intanto, proseguono le indagini della Polizia di Stato, coordinate alla Direzione distrettuale antimafia che sta verificando eventuali connessioni con il caso (quasi contemporaneo) di Novate Milanese e quello recentemente risolto di Corteolona (Pavia). Le istituzioni intanto hanno cercato di tranquillizzare la cittadinanza: "Oltre al campionamento di microinquinanti, che prosegue in maniera continua dalla notte in cui e' divampato l'incendio - ha precisato Arpa - si stanno effettuando misurazioni anche in altre zone. Le strumentazioni non rilevano presenza anomala di sostanze tossiche. L'odore oggi viene percepito in aree diverse della citta' rispetto a ieri a causa della variata direzione del vento e delle condizioni meteo non favorevoli alla dispersione". 

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