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Milano
Rozza: "Centrale, aggressione da italiano. Alla manifestazione ci vado"

di Fabio Massa

"Mi lasci dire che ieri sera mentre altri facevano gli sciacalli la prima cosa che ho fatto è stata quella di chiamare il Questore per sapere come stavano i ragazzi feriti". Carmela Rozza, assessore alla sicurezza del Comune di Milano, in una intervista ad Affaritaliani.it vuole chiarire le priorità. E rimettere in ordine il filo di un discorso.

Iniziamo da quello che è successo ieri sera.
Che cosa è successo ieri sera? E' successo che un cittadino italiano ha aggredito le forze dell'ordine con un coltello.

Ma non era un immigrato?
No, neppure di seconda generazione. E' figlio di una italiana e di un tunisino, e quindi è un cittadino a tutti gli effetti italiano. Detto questo, era anche un delinquente abituale, ed è preoccupante che un delinquente aggredisca le forze dell'ordine.  Ora stiamo chiarendo tutti i dettagli, ma mi sembra chiaro che qui l'immigrazione non c'entra niente.

Perché era italiano.
Esatto. Perché era italiano.

Il tema della sicurezza in Stazione Centrale però c'è, eccome.
Certo che c'è. Sono anni che dico che la Stazione Centrale va presidiata di più e meglio. E abbiamo, come Comune, predisposto continui pattugliamenti da parte della Polizia Locale, che purtroppo non può, per norma, fare le identificazioni. Ma ci siamo sempre, costantemente. Non basta e bisogna fare di più, ma la nostra parte la stiamo facendo.

Questo però riaccende la polemica sul blitz dell'ultima volta. Anche là ci fu una aggressione a due militari e poi la reazione dello Stato.
Sul blitz dico che avrebbero dovuto avvertirci prima, ed è di questo che il sindaco si è lamentato. A quanto ne so, solo di questo. Non eludo però la domanda: che poi nel centrosinistra ci siano posizioni diverse anche non collimanti con le mie è cosa alla quale ormai ci ho fatto l'abitudine. Tuttavia di una cosa sono certa: nessuno ha mai detto che non bisogna fare controlli in Stazione Centrale.

Però sul blitz...
Però sul blitz chi si occupa di sicurezza capisce il significato dimostrativo, altri invece non colgono questo significato.

Passiamo alla manifestazione. E' opportuna?
Certo. Ci vado, alla manifestazione. Non c'entra nulla con il fatto di ieri sera che, come dicevo, non è legato all'immigrazione. Ci vado perché i muri generano insicurezza, e l'accoglienza non prescinde dalla sicurezza. I decreti Minniti vanno in questa direzione, e noi andiamo in quella direzione.

fabio.massa@affaritaliani.it

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carmela rozzaaggressione stazione centrale







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