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Milano
Sala: "Contento per Pd ma servono altre forze. Majorino qui sino a luglio"
Beppe Sala

Sala: "Contento per Pd ma servono altre forze. Majorino qui sino a luglio"

"Sono contento per il Pd e credo che Zingaretti abbia fatto tutto il possibile, non ho alcuna riserva ne' alcun dubbio sul suo lavoro. Ma il Pd non basta, serviranno nuove forze. C'e' un solo vero vincitore che e' Salvini". Cosi' commenta il voto delle europee il sindaco di Milano Beppe Sala. Il quale, dunque vede nel leader della Lega l'unico "grande vincitore" del turno europeo. Ma questo puo' essere anche "fonte di potenziali problemi". "Tutta questa fiducia- sottolinea il sindaco- lo portera' a prendere una posizione non piu' ambigua sulla Tav, a dover gestire un rapporto con l'Europa non facile, posto che i sovranisti non sono andati bene in Europa, e a dover gestire una finanziarie non facile". Dunque una "prova della verita'" per Salvini potrebbe essere dietro l'angolo. Ma Sala non vede una crisi di governo alle porte. "Elezioni anticipate? Penso di no", risponde ai cronisti. Quanto al tonfo M5s "me lo aspettavo", dice Sala: "ha risposto in parte alle promesse fatte, ha pagato l'astensionismo al sud ed e' chiaro che al nord il Movimento 5 stelle non puo' funzionare".

"La cosa che piu' mi da' soddisfazione - ha aggiunto Sala - e' che io sto dicendo da un po' di mesi ormai: basta con questa retorica delle periferie, come se fossero luoghi infami e come se la sinistra fosse forte solo in centro e non negli altri quartieri. Questo voto lo sta dimostrando. Quindi confido nel fatto che i cittadini vedano il lavoro", ha detto il sindaco. "Lo stesso discorso - ha osservato - puo' essere fatto anche al contrario, rispetto a Salvini: io ho sempre detto 'non demonizziamo Salvini, cerchiamo di batterlo'. I cittadini poi ragionano con la loro testa, pero' e' innegabile che il nostro lavoro su Milano si sta vedendo. Quindi almeno da questo punto di vista sono molto contento".

"Majorino? Cambiamenti dall'1 luglio"

"I cambiamenti verranno fatti dal primo di luglio, perche' al 30 di giugno scadono anche i dirigenti a tempo determinato. Nella mia testa il Comune funziona attraverso il lavoro della struttura politica, ossia gli assessori, e della struttura amministrativa, cioe' i dirigenti. E io mi sento a capo dell'una e dell'altra, quindi e' molto piu' saggio ripensare come mettere a punto entrambe le cose", ha detto il sindaco. "Ho in testa sostanzialmente cosa fare - ha annunciato il primo cittadino - ma voglio ragionarci ancora con calma, quindi prima del primo luglio nessun cambiamento". "Ne ho gia' parlato con Majorino, mi complimento con lui che ha fatto un grande lavoro. Non mi sfuggiva che fosse un test anche per noi: non sarebbe stato bello se un mio assessore, che io ho tanto appoggiato, fosse andato male. Quindi sono molto contento per lui, pero' siamo gia' d'accordo che a giugno sara' ancora qua", ha concluso Sala.

Sala: "Al Nord i Cinque Stelle non possono funzionare"

"Al Nord i 5 Stelle non possono funzionare, rispetto a una realta' che chiede piu' il fare che il non fare. Dopo di che a Milano sono andati particolarmente male, questa e' l'altra verita', su cui dovrebbero riflettere". Cosi' il sindaco Giuseppe Sala, a margine della presentazione della stagione del teatro alla Scala, commenta il 'tonfo' del Movimento 5 stelle, superato dal Pd che diventa il secondo partito alle elezioni europee. Un risultato "atteso" per il sindaco poiche' "quando poi si e' in condizione di dover rispondere alle promesse fatte, io penso che il Movimento 5 Stelle abbia risposto solo in parte, sul reddito di cittadinanza e sulle misure che l'hanno fatto vincere al Sud. Hanno pagato l'astensionismo al Sud" e al Nord non attecchiscono. Poi Sala fa riferimento a un episodio della settimana scorsa: il vincolo che il ministro per i beni culturali Alberto Bonisoli ha messo su piazza D'Armi, contrariando non poco il primo cittadino. "Possono anche gioire per il vincolo su Piazza d'Armi, ma i milanesi non la vedono cosi' e dicono 'ok vai avanti nel rispetto delle regole'. Vogliamo piu' verde? E chi non vuole piu' verde? Ma blocchi, vincoli: non si puo'. Queste cose non appartengono alla cultura milanese" ha concluso.

Roggiani: "Pd primo partito a Milano non solo in centro"

"Siamo contenti perche' a Milano il Partito Democratico e' il primo partito con il 35 per cento dei voti, nonostante Matteo Salvini avesse puntato molto sulla citta' e fatto molta campagna elettorale: il sorpasso non e' arrivato". A dirlo e' la segretaria metropolitana del Partito Democratico di Milano, Silvia Roggiani, a margine di una conferenza stampa post-voto convocata nella sede dei gruppi comunali di Palazzo Marino. "Siamo il primo partito in tutti i municipi della citta'" anche nelle periferie e "in luoghi come via Gola, il Giambellino e l'Ortica" spiega la segretaria, che respinge le accuse di essere un movimento politico che guarda soltanto al centro citta': "Dimostriamo di essere solidi in centro come in periferia e di non essere, come dice qualcuno, il partito delle Ztl". Quindi una precisazione: "Dalle comunali il Pd e' sempre cresciuto: abbiamo 50 mila voti in piu' rispetto alle elezioni nelle quali e' stato eletto il sindaco Giuseppe Sala" nel 2016. Nella citta' metropolitana il risultato e' meno brillante, ma comunque "sopra la media nazionale, con il 29 per cento", conclude Roggiani

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