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Milano
Sala: "Manifesto per il Sud? Bisogna valutare la sostenibilità"
Beppe Sala

Sala: "Manifesto per il Sud? Bisogna valutare la sostenibilità"

"Oggi Milano sta cannibalizzando parte delle opportunità che ci sono in questo Paese. Facevo l'esempio dei giovani che stanno pensando di costruire la loro propria futura vita a Milano. E su 8.000 multinazionali in Italia, 4.300 sono a Milano. E evidente che stiamo cannibalizzando parte di tutto ciò, ma coscientemente voglio pensare che ciò accada in questa finestra temporale". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo alla presentazione del 'Manifesto per un nuovo Sud' a Milano. "I milanesi - ha aggiunto Sala - non avranno mai l'egoismo di pensare 'vabbè, problemi di qualcun altro', un po' perché non si riuscirebbe e un po' perché non è giusto. Su questo tema io ci voglio essere e voglio essere con voi".  Quanto al Manifesto per il nuovo Sud, pensato e presentato dall'ex ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, e sottoscritto già da 200 persone tra intellettuali e imprenditori, Sala ha spiegato: "Prima di prendere una posizione vorrei capire la sostenibilità". "Il manifesto dice che dobbiamo mettere 120 miliardi aggiuntivi dal 2020 al 2030. E giusto o non è giusto? E tanto o poco? - si chiede Sala -. Per rispondere, tutto ciò deve andare in coerenza con la politica generale".  

Tuttavia, ha avvertito il sindaco milanese, "se le politiche continueranno a essere la difesa delle decisioni prese in precedenza, sarà impossibile. O si fa qualcosa che riparte da zero, ma perché il Sud trovi una sua dimensione e un forte intervento in infrastrutture, va fatta una pulizia vera" delle misure precedenti.  "Noi - ha ribadito Sala - siamo disponibili a dire da italiani che rinunciamo al reddito di cittadinanza per veri investimenti infrastrutturali?". "Dobbiamo avere il coraggio di una politica che non raccoglie il consenso per ‪domani mattina‬ - ha rimarcato il sindaco di Milano - Ci sono tanti modi per fare politica. I tempi non permettono più il non prendere posizioni radicali. Io penso che noi italiani dobbiamo essere dei moderati radicali". 

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