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Milano
Sala: "Patto per Milano vale anche senza Renzi, 300 milioni per le periferie"
Beppe Sala

Referendum, Sala: per me è importante vincere Milano

Per il sindaco Sala è importante avere un governo che "dia il suo contributo" anche se "Milano è già forte nelle sue componenti. Sono convinto che del valore di Milano il Paese ne abbia preso atto e qualunque tipo di governo credo che da Milano debba ripartire".

L'INTERVENTO DEL SINDACO - "Da domenica nel primo pomeriggio noi addetti ai lavori abbiamo capito che il sì avrebbe perso. Da li ho cominciato a sperare che avrebbe vinto a Milano. Per me era importante è così è stato". Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala tornando sul tema del referendum costituzionale durante un'intervista col direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana al Piccolo Teatro Grassi. Sala ha ribadito l'importanza di avere un governo che "dia il suo contributo" anche se "Milano è già forte nelle sue componenti". Per questo Sala si dice "tranquillo" nonostante l'esito negativo della consultazione "perché sono convinto che del valore di Milano il Paese ne abbia preso atto e qualunque tipo di governo credo che da Milano debba ripartire. Sono convinto che l'Italia da Milano proprio non possa prescindere".


PATTO PER MILANO CON QUALSIASI GOVERNO -  Il Patto per Milano, firmato dal premier Matteo Renzi e dal sindaco Giuseppe Sala, lo scorso 13 settembre, dovra' essere rispettato anche dal prossimo governo. Lo chiede apertamente il primo cittadino, intervistato questa mattina dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana al Piccolo Teatro. "Chiamero' qualsiasi governo a fare la sua parte" dice Sala che ricorda che su quel Patto "c'e' comunque la firma di un presidente del consiglio, per cui tornare indietro per un altro presidente non sara' facile". A lanciare l'idea di un Patto tra la citta' e il governo fu proprio il sindaco di Milano perche' "l'opera del sindaco deve essere anche sul futuro".

Per esempio, per la realizzazione della metropolitana di Monza, c'e' l'impegno del governo a mettere il 60-70% della somma necessaria a realizzarla. Ci sono opere che senza l'aiuto del governo non si possono realizzare. "Quindi spero che il prossimo governo confermi il Patto - aggiunge Sala - . Altrimenti io e i milanesi diremo 'caro governo ci chiedi tanti sacrifici, hai firmato e ora i soldi li porti a Milano'. E anche 'caro governo dov'e' la tua credibilita'?". Lo stesso discorso Sala lo fa sul tema dei migranti e non solo. "Anche qui - aggiunge - Milano e' accogliente ma c'e' un prezzo. Cosi' come se vuoi che Milano sia all'avanguardia sulle infrastrutture c'e' un prezzo". 

INVESTIREMO 300 MILIONI PER LE PERIFERIE" - Il sindaco ha anche annunciato che il 12 dicembre sarà presentato il programma per i prossimi quattro anni della città, con al centro le periferie, "dove investiremo 250-300 milioni di euro per il ripristino del patrimonio di edilizia residenziale e progetti di demolizione e ricostruzione come al Lorenteggio". Nel pacchetto di interventi anche la metro sino a Baggio, Muggiano e Monza, il welfare e naturalmente gli scali ferroviari. Sul fronte della cultura, annunciate per il 2017 le mostre dedicate a Manet, Dalì e Picasso.

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