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Milano
Sala: "Primarie Pd? No a lotta tra galli. Renzi ambiguo su dimissioni"

Sala: "Primarie Pd? No a lotta tra galli"


Assolutamente da escludere in questo momento la possibilita' di fare le primarie del Pd. Ne e' convinto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, intervento a Radio Rai 1. Sala ribadisce la sua decisione di non scendere in campo e non prendere la tessera del Pd, e dice secco: "in questo momento le primarie sono un atto da ego riferiti. Non dobbiamo approfittare della pazienza degli elettori di sinistra". Che adesso si pongono domande piu' importanti: "Gli elettori del Pd vogliono sapere qual e' il programma, cosa si fa oggi, con chi ci si allea, se si sta fuori. Ma quale primarie e primarie, un'altra lotta tra i galli?". fare le primarie per Sala "sarebbe la decisione piu' sbagliata". "Secondo me - aggiunge Sala - il 19 per cento oggi e' il valore giusto del Pd, cosi' dicono i numeri, le chiacchiere stanno a zero. E poteva anche essere peggio. Se non e' successo e' perche' il Pd resta l'ossatura della burocrazia politica diffusa nel paese, circoli, associazionismo".

"Renzi? Rapporto non semplice, ambiguo su dimissioni"


Il rapporto tra Matteo Renzi e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, non e' mai stato semplice. Il primo cittadino lo ammette: "Con Renzi ho sempre avuto un rapporto non facilissimo" ma adesso "mi scoccia anche un po' che tutte le cose siano buttate addosso a Renzi". Tuttavia, aggiunge, "tante cose non le ho apprezzate, come la conferenza stampa ambigua il giorno dopo le elezioni". O ti dimetti o non ti dimetti? "Certamente si'".

 

"Pd, no ad alleanze con altri partiti"

 

Per il Pd no ad alleanze con altri partiti, bensi' stare all'opposizione e ricostruire il partito. E' questa la strada delineata da Sala. E sebbene da una analisi del voto emerga che il 59 per cento di chi ha votato il Pd e' favorevole all'alleanza con i 5 stelle, la percezione del sindaco "e' che questa non sia la direzione presa dalla base del Pd". E neanche da lui. Che pensa che la linea della base sia "stiamo fuori, e' il momento di stare all'opposizione e ricostruiamo il Pd. Non alleiamoci con nessuno. Non ho la tessera del Pd, ma sono un elettore". "Noi ci siamo messi su un piedistallo e di questo si paga un prezzo" conclude.

"Il centrosinistra si è messo su un piedistallo e..."

 

I poteri forti, il mondo della finanza, in Italia, dopo il voto, sembra essersi spostato verso il M5s, ma in realta' secondo il sindaco "quel tipo di poteri forti alla fine la politica la ignora anche un po'". E aggiunge "Con la diffusione del web, la gente ritiene di essere partecipe del destino di tutto, e quindi sceglie rappresentanti politici simili, sceglie i 5 stelle e sceglie Salvini. Noi probabilmente ci siamo messi su un piedistallo". Comunque vada "i poteri forti fanno la loro strada. Hanno una solidita', una coesione, una visione di lungo termine" conclude.

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