Milano
Sala-Renzi, mediatori al lavoro. Si cerca la pace in ottica elezioni
Dopo il grande gelo sulle primarie Beppe Sala cerca di ricucire con Matteo Renzi
di Fabio Massa
Si sono messi in marcia. Piano piano. Prendendo vie laterali, poco battute. Gli ambasciatori sono partiti da Palazzo Marino alla volta di Rignano, all'inseguimento di Matteo Renzi. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, Beppe Sala non avrebbe alcun interesse a proseguire nel gelo con il segretario dei Dem. Beppe Sala sa che Renzi non è uno che scorda facilmente. Anzi. E' proverbiale la sua memoria dei torti subiti. Basti pensare al lunghissimo scazzo con Carluccio Sangalli per la storia della vicepresidenza della Scala. Ed era solo una nomina, neanche di grande importanza. Figurarsi il mancato appoggio alle primarie in un momento di passaggio difficilissimo, per Renzi. Quindi, il segretario è arrabbiato. Ma anche il sindaco è ben convinto delle sue posizioni.
Dell'autonomia di Milano, della sua propria autonomia personale, che potrebbe nascondere vocazioni legittime, in futuro. In un futuro nel quale, almeno per il Partito Democratico, al vertice ci sarà comunque Matteo Renzi. Per i prossimi anni il segretario è lui, salvo dimissioni anticipate. E dunque, la necessità che Milano e Rignano parlino, è concreta. Concretissima. Quindi, sherpa al lavoro. Ancora una volta, in mezzo alla trattativa ci potrebbe essere Maurizio Martina, il vicesegretario di Renzi, uomo di cui Beppe Sala ha grandissima stima. Ma non solo lui. L'imperativo, adesso, è sminare la situazione. Anche perché Matteo Renzi, che piaccia o no, deciderà le candidature per le prossime elezioni. E anche da Milano dovrà partire una pattuglia non sparuta per Roma, che si siederà in parlamento e che dovrebbe portare avanti le istanze di Milano. Ma come realizzare questo progetto se chi sceglie i componenti della pattuglia è in lite con il sindaco della città che la pattuglia dovrebbe difendere? Ecco quindi la necessità di creare qualche occasione di pace. E se sono rose, fioriranno...
fabio.massa@affaritaliani.it