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Milano
Saluto fascista, la Cassazione: "Se commemorativo non è reato"
Saluto romano

Saluto fascista, la Cassazione: "Se commemorativo non è reato"
 

Il saluto romano non è reato se ha intento commemorativo e non violento: questa, in sostanza, la ratio con cui in Cassazione sono stati assolti definitivamente due manifestanti di Casapound che durante una commemorazione organizzata a Milano nel 2014 da esponenti di Fratelli d'Italia, rispondendo alla "chiamata del presente" avevano alzato il braccio destro facendo il saluto fascista.

L'imputazione era per "concorso in manifestazione fascista", ma già gup e Corte d'Appello di Milano si erano espressi per l'assoluzione, perchè la legge non punisce "tutte le manifestazioni usuali del disciolto partito fascista, ma solo quelle che possono determinare il pericolo di ricostituzione di organizzazioni fasciste", e i gesti e le espressioni "idonei a provocare adesioni e consensi". Diverso sarebbe stato, argomentano i giudici della Cassazione, se il saluto romano fosse stato fatto impugnando un manganello o se gli imputati avessero intonato cori di incitamento alla violenza come "all'armi siamo fascisti".

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