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Milano
San Siro, i Verdi: "Il nuovo stadio sarà fatto in Amazzonia..."
Carlo Monguzzi

San Siro, i Verdi: "Il nuovo stadio sarà fatto in Amazzonia..."

"Il nuovo stadio verrà fatto in Amazzonia, non a San Siro. Dal rendering presentato dalle squadre si vede chiaramente il nuovo stadio praticamente immerso negli alberi, non ci sono più neanche le case popolari. L'unico luogo così è l'Amazzonia. Dunque abbiamo vinto". E' il commento sarcastico sui Facebook del capogruppo dei Verdi in Comune, Carlo Monguzzi, sul progetto Populous per il nuovo stadio e i rendering diffusi da Inter e Milan.

Bestetti (Forza Italia): "Milano è diventata un bosco di conifere"

Ed anche Marco Bestetti, consigliere comunale di Forza Italia ed ex presidente del Municipio 7, commenta sarcastico: "Il render diffuso da Milan e Inter che rappresenta il progetto scelto per costruire il nuovo stadio e radere al suolo il Meazza, la Scala del calcio, è una presa in giro ai limiti dell’offensivo". Così  Bestetti.

"Il problema non è tanto lo stadio in sé, anche se a me ricorda più l’Auchan di Corsico piuttosto che un impianto sportivo, ma quello che ci hanno messo intorno. Milano non è più una città - spiega Bestetti - ma un bosco di conifere, con alberi inseriti ovunque, anche sopra le case, per fingere sia un progetto green, come va tanto di moda. Le aree di afflusso e deflusso delle migliaia di tifosi, oggi molto ampie e prive di ostacoli per esigenze di ordine pubblico, diventano viottoli di campagna, che si perdono in mezzo ad un ameno parco divertimenti tipo Gardaland, pronto ad accogliere gli ultras inglesi con giostre e altalene eco-sostenibili"

"Trattano Milano come stessero giocando a Farmville"

"E i nuovi edifici da costruire, quelli al centro del feroce dibattito sui volumi da consentire o meno alle società - prosegue Bestetti - sono svaniti nel nulla, con un colpo di spugna, nemmeno abbozzati. Trattano Milano come se stessero giocando a FarmVille. E' di tutta evidenza che questo render si avvicina più a una suggestione, piuttosto che a un progetto realizzabile. Quindi perché diffondere qualcosa di immaginifico, senza alcun ancoraggio alla realtà? Quando si sceglie l’illusionismo e la finzione scenica, significa che il prodotto da vendere è molto scadente. E che si tratta di una fregatura, una sòla. Lo dico da tempo, ma ogni giorno che passa - conclude Bestetti - questo appare sempre più evidente"

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