Sanità, a Milano una denuncia al giorno contro i medici: "Numeri patologici"
Alla Procura di Milano arriva quasi una denuncia al giorno contro i medici
Sanita': pm Siciliano, patologico numero denunce contro medici
Alla Procura di Milano arriva quasi una denuncia al giorno contro i medici, un numero che, per il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che si autodefinisce con ironia "il maggiore persecutore di medici negli ultimi anni", rappresenta una "patologia". Il magistrato, che in passato ha coordinato anche l'inchiesta sulla clinica Santa Rita e molti altri casi di rilievo medico su presunti reati in corsia, ha sollevato il problema al convegno 'Responsabilita' penale e contabile nelle professioni sanitarie' organizzato dalla Scuola Superiore della Magistratura e in corso nell'aula magna del Palazzo di Giustizia di Milano. "Lo scorso anno - ha affermato il magistrato coordinatrice del pool ambiente, salute e lavoro - abbiamo iscritto in Procura a Milano circa 300 fascicoli su presunte colpe mediche, in pratica ogni giorno che Dio manda in terra c'e' una causa contro un medico. Buona parte di queste cause ha motivi strumentali per fare pressioni in vista di una richiesta di risarcimento danni in sede civile".
Altre denunce vengono fatte "sull'onda emotiva del dolore", poi siamo nell'epoca in cui e' 'vietato morire', mi arrivano esposti anche per la morte di pazienti di 97 anni". Un carico di lavoro, quello determinato dalla profusione di denunce, che grava sulla Procura in modo insostenibile secondo Siciliano. "Non ci possiamo permettere questo carico insensato, la massima parte delle denunce finiscono con un'archiviazione che e' piu' complicata che scrivere un capo d'imputazione. Per arrivarci bisogna comunque fare consulenze che ti fanno entrare in un terreno scivolosissimo, con termini di difficile comprensione e spesso poi, di fronte a una richiesta di archiviazione, c'e' l'opposizione delle parti e qui forse qualche responsabilita' ce l'ha anche la responsabilita' della classe forense. Una causa di questo tipo per noi e' una rogna pazzesca". Il magistrato, che ha rappresentato l'accusa anche nel processo a carico del leader radicale Marco Cappato per il suicidio in Svizzera di Dj Fabo, ha sottolineato di occuparsi di colpe mediche da 30 anni e di avere assistito a "una crescita esponenziale della cause" alle quali ha guardato all'inizio con favore, essendo frutto anche di "una maggiore consapevolezza del paziente dei propri diritti" e poi con preoccupazione. A far lievitare il numero delle denunce, sottolinea, ha contribuito anche internet al quale spesso il familiare o il paziente si rivolge.
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