Scala: bilancio in positivo di 200 mila euro
Unica nota negativa: botteghino in calo e poltrone spesso vuote
Scala: bilancio in positivo di 200 mila euro
E' stata ufficializzata oggi, durante una riunione del Cda del Teatro alla Scala, l'approvazione del bilancio consuntivo della Fondazione per l'anno 2018. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ne ha parlato con i cronisti uscendo da via dei Filodrammatici questa mattina dopo la riunione: "Il bilancio e' stato approvato", ha affermato. Quanto alle cifre, il Teatro gode di una "buona patrimonializzazione": il patrimonio della Scala "e' superiore ai 100 milioni, di cui 42 disponibili, in leggero miglioramento. Chiude in positivo di 200 mila euro" ha spiegato. Secondo il sindaco "la Scala deve chiudere in positivo, al minimo in pareggio". Per quanto riguarda i costi, ha spiegato, "abbiamo assorbito l'aumento per il nuovo contratto di circa 1 milione (il contratto era fermo da 8 anni)". Sul fronte dei ricavi, invece, "ad oggi quelli derivanti da finanziamenti pubblici ammontano al 33,6%" ha illustrato ai cronisti.
Il teatro dovrebbe, secondo Sala, "continuare a far conto sui ricavi, in primis quelli della biglietteria e dei finanziamenti da privati". In effetti, l'unica "nota negativa" nel bilancio analizzato oggi riguarda il numero di biglietti venduti rispetto ai posti disponibili, con un botteghino in calo e poltrone spesso vuote: "La Scala e' passata dall'85% di saturazione del 2017 all'81 circa l'anno scorso. Bisogna tornare all'85" ha constatato Sala. Rimangono dunque "bene accetti i contributi" da privati, perche' "dalla nostra analisi non si puo' sperare di avere un contributo pubblico sopra il 33%", ha spiegato. Se in Italia ci sono teatri che si basano su una percentuale di fondi pubblici anche piu' alta "per la Scala non e' possibile, perche' i contributi in valore assoluto sono rilevanti: il Comune l'anno scorso ha contribuito per 5,8 milioni e per noi e' una cifra importante. Sono valori che non e' facile tenere".
Sala comunque non rimpiange la scelta di aver restituito ai Sauditi i soldi che questi avevano stanziato per entrare nel Cda della Fondazione: "Abbiamo fatto molto bene a rinunciare ai fondi sauditi" ha sottolineato. Questa mattina non si e' invece parlato della programmazione del Teatro per il 2020 "per mancanza di numero", visto che erano assenti quattro consiglieri, "due perche' all'estero, due per motivi di salute". Stesso motivo per il quale nella riunione non si e' potuto decidere nulla sulla successione alla Sovrintendenza, attualmente guidata da Alexander Pereira. Per parlare di questo e anche del tema dell'Accademia del Teatro e' prevista una nuova riunione "il 13 di maggio": "Io non ci saro' - ha spiegato il sindaco - perche' saro' negli Stati Uniti, ma faro' sentire prima la mia opinione e poi ci sara' un consiglio successivo il 28 maggio".
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