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Milano
Scali, Milano avvia la rivoluzione. Maroni&Sala batte Formiga&Pisapia

E alla fine gli scali ferroviari saranno realizzati (sempre che il consiglio comunale - ma di incognite sui numeri ce ne dovrebbero essere poche - approvi). Sarà probabilmente il più importante intervento urbanistico in città dal dopoguerra ad oggi. In una conferenza stampa convocata presso lo Scalo Farini (presso il quale si terrà anche la Festa dell'Unità, a luglio), Renato Mazzoncini, ad di Trenitalia, Beppe Sala sindaco di Milano, Carlo De Vita (Sistemi Urbani), Roberto Maroni, governatore di Regione Lombardia. Presenti anche Pierfrancesco Maran, assessore all'Urbanistica di Palazzo Marino e Alessandro Sorte, assessore alle Infrastrutture e Trasporti di Palazzo Lombardia.

MAZZONCINI - "Progetto partito una quindicina d'anni fa, soddisfazione straordinaria poter vedere chiudere questo lungo percorso", dichiara l'ad di Trenitalia. "Questa non è la fine ma l'inizia, perché da qui si riparte con un lavoro di ricucitura del tessuto urbano. Lato FS la soddisfazione molto grande per due stagioni: Fs ha in tutta Italia una quantità enorme di aree come queste, non più necessarie. Il numero di treni che gira sulla nostra rete è di 9mila al giorno. Progetto è coerente con il nostro piano industriale, che vede la cerniera tra intercity e mobilità urbana. Per vincere la sfida contro i mezzi privati bisogna puntare sul trasporto intermodale. Collaboriamo con le realtà locali, e Milano in questo è una eccellenza in Italia. Con Beppe Sala c'è stato un confronto importante sulla quantità da lasciare a verde". 

MARAN - "Lavoro molto intenso questo anno fatto in collaborazione con Regione e Ferrovie", spiega l'assessore alle Infrastrutture e Trasporti del Comune di Milano. "Consideriamo che abbiano partecipato alle varie iniziative di condivisione circa 65mila persone. E' stato un percorso lungo, che però per noi non è finito perché dobbiamo andare in consiglio comunale nei prossimi trenta giorni. Accordo però buono, che ha qualificato alcuni obiettivi di interesse pubblico rispetto a Fs e Regione Lombardia. Dal punto di vista politico percorso diverso dal solito. Prima abbiamo chiesto le modifiche richieste al consiglio comunale. Tra le modifiche vorrei citare il fatto che in tutti gli scali, compresi quelli di Farini e Romana, abbiamo un mix con case in edilizia libera, convenzionata ma anche edilizia sociale".

SORTE - Siparietto Maroni-Sorte. "Sala più bravo di Pisapia e Maroni di Formigoni, visto come sta andando". E Maroni: "Bravo, sei riconfermato assessore". E Sorte: "Visto? I rimpasti sono più semplici di quel che si pensa". Poi, tornata la serietà: "Dopo anni di tentativi andati a vuoto finalmente riqualifichiamo la città. I 37 gradi di oggi sono forse l'ultimo atto di una via crucis che abbiamo dovuto soffrire fino in fondo. Orgoglioso di aver dato un contributo a questo importantissimo accordo di programma".

SALA - "Dobbiamo ringraziare il consiglio comunale di Milano", afferma il sindaco di Milano. "Ancora in campagna elettorale avevo detto che il primo dossier su cui ci concentravamo erano gli scali. Qui c'è un padrone di casa, che sono le Ferrovie... Gli scali non sono nostri. Ma la politica fa gli interessi dei cittadini. Questo l'abbiamo fatto bene, perché il 65 per cento sarà messo a verde. Stiamo parlando di un milione di metri quadrati sparsi nella città. Il 30 per cento tra edilizia convenzionata e social housing è una buona cosa. Concretizzando: ad esempio allo scalo Farini si potrà comprare a 3mila euro a metro quadrato. Questa è veramente una grande conquista. Dobbiamo andare avanti e dobbiamo confermare questo spirito di collaborazione istituzionale che ci caratterizza. Al di là di tutto noi continuiamo a dimostrare questa collaborazione: ci bisticciamo quando è il caso, ma riusciamo sempre a fare l'interesse dei cittadini. L'unica mia aspettativa è che io conto moltissimo nel poter vedere qualcosa di realizzato, al di là dei progetti".

MARONI - "Io ho solo pochi mesi davanti, quindi i lavori si devono concludere entro i prossimi cinque anni, altrimenti io non riesco a vederli", dice il governatore lombardo. "Sono soddisfatto per una serie di motivi del lavoro fatto. Per esempio mi piace il modello: Regione, Comune e Ferrovie che ci mette i soldi in un progetto che vale, non è una compensazione per mancati investimenti o cose del genere. Il merito delle istituzioni territoriali è di aver valorizzato questo grande progetto di riqualificazione urbana. E' stato un lavoro intenso che ha avuto intoppi, ma adesso possiamo essere ottimisti. Abbiamo approvato l'accordo di programma questa mattina. Milano mi pare stia vivendo una fase importante, di nuovo rinascimento, per gli investimenti sul territorio".

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