Scioperi annunciati e scioperi reali, una questione di civiltà
Da giorni tv e giornali hanno avvisato i milanesi che oggi, 8 marzo, i trasporti pubblici si sarebbero fermati causa sciopero generale. “Grazie dell’avviso, prenderò l’auto”, si è detto il milanese incazzato. Ma non era vero. O meglio a scioperare oggi ci sono solo i sindacati autonomi: risultato (come sempre) le quattro linee della metropolitana viaggiano e in superficie tram e bus (salvo rare eccezioni) ci sono. Perché la gran parte dei tranvieri si riconosce nei sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil), che oggi lavorano regolarmente. Ma la città dello smog ringrazia. Cosa è successo? La legge sullo sciopero impone di informare i cittadini dell’agitazione. Ma il buon senso dovrebbe suggerire ad Atm di spiegare che è uno sciopero “finto”. I casi sono due: o le aziende di trasporto vengono messe in condizione di dire la verità, oppure va cambiata la legge, affinchè i cittadini sappiano con qualche giorno d’anticipo se il tram arriverà puntuale o meno. E’ solo una scelta di civiltà, tutta da conquistare.