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Milano
Scuolabus, perizia psichiatrica per Sy e spunta il suo coltello

Scuolabus, perizia psichiatrica per Sy e spunta il suo coltello

E' stata chiesta dalla difesa la perizia psichiatrica per Ousseynou Sy, l'autista 47enne che ieri ha dirottato un bus con a bordo 51 studenti a San Donato Milanese. Un'istanza avanzata dall'avvocato difensore Davide Lacchini e concordata con la procura. "La straordinaria gravita' dei fatti impone di chiedere la perizia psichiatrica, al di la' e a prescindere da ogni strategia difensiva". Lo dice all'AGI Davide Lacchini, l'avvocato difensore del dirottatore dello scuolabus di San Donato Ousseynou Sy. 

Trovato coltello brandito da Sy

E' stato trovato inoltre tra le lamiere del bus bruciato il coltello usato da Sy ieri durante il dirottamento dello scuolabus a San Donato. Il sopralluogo dei carabinieri sullo scheletro del mezzo ha quindi dato esito positivo: si tratta di un pugnale a serramanico dalla lama di almeno 20 centrimetri adagiato fuori dalla portiera del guidatore. Nessuna traccia invece della pistola di cui hanno parlato i ragazzi testimoni: le indagini proseguono. 

Il video non si trova

Pare non ci sia nessuna traccia invece del presunto video che Ousseynou Sy, l'autista di origine senegalese arrestato ieri dopo aver dirottato un bus con a bordo 51 studenti di una scuola media di Crema, avrebbe inviato ad alcuni amici e parenti. L'uomo, spiegano fonti qualificate, "ha detto di averlo inviato anche al suo avvocato, ma non l'ha ricevuto. Non c'è traccia del video registrato con il suo telefonino, bruciato nell'incendio del pullman, per cui o non l'ha fatto o non è riuscito a inviarlo. Nessuna traccia neanche sul suo canale YouTube". Da quanto riferito dal 47enne, ascoltato ieri dai pm Alberto Nobili e Luca Poniz, l'uomo avrebbe annunciato attraverso un breve filmato il suo "gesto eclatante", perché "esasperato dall'attuale situazione migratoria, 'non ce la faccio più a vedere bambini e donne che muoiono in mare'"

Di Maio, cittadinanza meriti speciali a piccolo Ramy

Concedere la cittadinanza per meriti speciali al piccolo Ramy, il bambino di nazionalita' egiziana che ieri ha tolto il cellulare al dirottatore del bus a Milano permettendo ai suoi compagni di chiamare le forze dell'ordine. La proposta viene dal ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, che in un post su Facebook spiega: "Questo e' un Paese che deve saper guardare oltre. E' un Paese che non puo' fermarsi all'indignazione. Siamo molto di piu' della semplice indignazione. Credo sia un dovere togliere immediatamente la cittadinanza a quel criminale che ieri, a San Donato Milanese, stava per compiere una strage di 51 bambini. Per fortuna l'intervento dei Carabinieri ha fatto in modo che nessuno restasse ferito gravemente", spiega Di Maio. "Oltre ai nostri due eroi in uniforme ce n'e' pero' anche un altro di eroe: ha 13 anni, si chiama Ramy, ha origini egiziane, ed e' uno dei bambini che ieri ha nascosto il cellulare al sequestratore avvisando per primo le forze dell'ordine. Ha messo a rischio la propria vita per salvare quella dei suoi compagni. E' anche grazie a lui che si e' evitato il peggio. Il papa' oggi ha lanciato un appello, ha chiesto che gli venga riconosciuta la cittadinanza e credo che il governo debba raccogliere questa richiesta. C'e' la cittadinanza per meriti speciali che si puo' conferire quando ricorre un eccezionale interesse dello Stato. Sentiro' personalmente il presidente del Consiglio in questo senso. Si tratta di un caso speciale e credo che il ragazzo, per il gesto compiuto, debba ricevere la cittadinanza dello Stato italiano", continua il vice premier. La cittadinanza per meriti speciali puo' essere concessa con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato e previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri, allo straniero che abbia reso eminenti servizi all'Italia, ovvero quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato. 

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