Milano
Sedili colorati per segnalare posti riservati? C'è un problema di educazione
L'amministrazione comunale ha deliberato l'installazione di sedili gialli o blu per i posti riservati a categorie deboli. Necessario per la scarsa educazione
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di Fabio Massa
C'era una volta l'educazione. L'ultima notizia sui trasporti pubblici di Milano è che l'amministrazione ha deciso di fare sedili gialli o blu per i posti riservati ad anziani, disabili, donne in gravidanza e neomamme. E' una buona cosa che però nasconde un problema evidente. Un problema della società. Le targhette infatti ci sono sempre state, per "anziani e invalidi". Ma alla fine nessuno più ci ha fatto caso. Mia moglie, due gravidanze, non ha mai avuto il posto ceduto da nessuno. Non è morta, ma qualche arrabbiatura nell'aver dovuto chiedere se l'è dovuta passare. Ora, sarebbe semplice dire: signora mia dove siamo finiti. E' tutta colpa di questi giovinastri. Il problema è che non sono solo i giovani che non si alzano. Non si alzano gli uomini di quarant'anni, più o meno la mia età. Non si alzano le giovani donne in gamba. E non si alzano neppure i cinquantenni e i cinquantacinquenni. In fondo, ognuno pensa al proprio sedere. Una perfetta metafora della politica. Tutti occupati a preservare il proprio culo, perchè sia poggiato su una seggiola. Peccato che da seduti, è difficile andare lontano.
fabio.massa@affaritaliani.it