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Seregno: pugni alla capotreno, arrestato l'aggressore

Seregno: pugni alla capotreno, arrestato l'aggressore

La polizia ferroviaria di Milano Bovisa ha arrestato l'uomo che sabato scorso ha aggredito una capotreno a Seregno, in provincia di Monza e Brianza, che l'aveva sorpreso a bordo di un treno privo di biglietto. L'uomo, Christian Malgalaviti, già identificato e denunciato nei giorni scorsi, è stato arrestato dopo aver aggredito, colpendola con un pugno al volto, un'altra capotreno a bordo di un treno vicino alla stazione milanese di Cadorna.

La donna è stata soccorsa e portata in ospedale. L'arrestato ha precedenti per lesioni, furto aggravato e maltrattamenti in famiglia. L'uomo, un cittadino italiano di 43 anni, dopo l'aggressione di oggi ha tentato la fuga ma la pattuglia della polizia ferroviaria di Milano Bovisa è immediatamente intervenuta, bloccandolo. La capotreno è stata trasportata in ospedale ed è in attesa della prognosi. Accompagnato negli uffici della polizia ferroviaria, l'uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

Aggredisce capotreno,  Attilio Fontana: pene esemplari 'Solidarieta' a vittime di sconsiderata violenza'

"Ritengo che in casi del genere si debba ricorrere a pene esemplari, senza sconti o scorciatoie". Lo dichiara su Facebook il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, dopo l'arresto del responsabile delle aggressioni a due capitreno. Fontana esprime la "solidarieta' e vicinanza dell'intera Regione Lombardia a entrambe le vittime di questa sconsiderata e ingiustificata violenza". 

 

Aggressione capotreno, Regione: necessaria presenza militari sui convogli

 "La presenza dei militari è fondamentale per scoraggiare qualsiasi balordo dal compiere violenze o reati, non solo nelle stazioni, ma anche sui convogli". L'assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, l'arresto odierno dell'aggressore di due capitreno in Lombardia. "Tutto ciò - aggiunge l'assessore - accade poiché a bordo dei treni non ci sono i militari che controllano. Come Regione Lombardia ci stiamo impegnando in un progetto pilota che partirà nel lecchese da alcune delle linee più critiche lombarde. L'iniziativa prevede la presenza sui convogli di carabinieri in congedo, poliziotti in pensione ed esponenti delle Forze dell'ordine e delle Polizie locali in aiuto ai capitreno e come assistenza in caso di emergenze".

"Sarebbe altrettanto utile - conclude De Corato - che anche la 'security' avesse in dotazione strumenti tecnologici all'avanguardia, quali ad esempio le body cam, che permettono di registrare quanto accade, e far intervenire le Forze dell'ordine".

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