Sesto, la sinistra: “Penati? Non c’è”. E il Pd ignora il “gran rientro”

di Fabio Massa

La linea politica è semplice: Filippo Penati faccia ciò che vuole. La cosa migliore è non rispondergli. Ad agitare gli animi del centrosinistra milanese a livello provinciale non c’è solo il referendum, che sta vedendo il momento del massimo sforzo organizzativo, ma anche il caso di Sesto San Giovanni. L’ex presidente della Provincia e braccio destro di Bersani, in una intervista al Corriere della Sera di fatto ha ribadito, con i virgolettati e un approfondimento importante nell’intervista di Andrea Senesi, quanto aveva anticipato Affaritaliani.it, chiarendo la sua volontà di tornare a fare politica. Cosa non nuova, ma che acquisisce un sapore diverso nel clima che si vive a Sesto San Giovanni. Secondo chi lo conosce bene, questa voglia di tornare si tradurrà necessariamente in una candidatura. Intanto, sempre ad Affari, arriva una precisazione importante.

Qualche tempo fa si accostò il nome di Penati a quello della “Sinistra Civica Sestese”, che poteva essere quell’elemento di raccordo tra il Pd e la sinistra, per allargare il campo “a sinistra”, così come vorrebbe l’ex leader dei Ds milanesi. Peccato che il portavoce della lista spieghi così il rapporto con Filippo Penati: “Sinistra Civica Sestese è una iniziativa promossa da Sestodemocratica (associazione fondata da un gruppo di ex iscritti al Pd) e da Rifondazione Comunista per costruire una presenza aperta alle prossime elezioni comunali e Penati con questo progetto non c'entra assolutamente nulla; molto probabilmente l'errore è dovuto al fatto che Penati ha condiviso sulla sua pagina FB il nostro manifesto”. Insomma, Penati non c’entra nulla con questa nuova iniziativa di sinistra. Intanto continua il braccio di ferro con la segreteria milanese, che dopo essersi detta indisponibile a nuove primarie per ogni comune in cui c’è un sindaco uscente che si ricandida (sarebbe come aprire un vaso di Pandora senza alcuna speranza di allargamento del fronte), e viceversa si è dichiarata disponibile ad aprire un tavolo di confronto con chi vuole sostenere la candidatura Chittò, adesso ha scelto di non rispondere alle esternazioni di Penati.

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