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Sesto: nella ex Stalingrado dilaga la Lega. Da roccaforte rossa diventa verde
Roberto Di Stefano

Sesto: nella ex Stalingrado dilaga la Lega. Da roccaforte rossa diventa verde

di Ma.Ts

La ex Stalingrado d’Italia che da roccaforte rossa diventa fortino verde. Si potrebbe sintetizzare così il risultato alle Europee a Sesto San Giovanni, dove la Lega ha letteralmente dilagato con il 34 per cento dei voti diventando il primo partito. Undicimilaottcentocinquanta croci sul simbolo del Carroccio di cui 3.817 sono andate a Silvia Sardone, miss preferenze della Lega, che risulta la più votata in città e ha uno dei risultati migliori del suo partito. Il Carroccio lascia a Forza Italia un magro 7,73% con 2.687 voti.

Il Pd però - va detto - resiste e si colloca al secondo posto con oltre al 30% di voti. Una risalita rispetto al risultato delle comunali del 2017, quando Sesto era stata strappata alla sinistra dopo 70 anni da una lista di centrodestra capeggiata da Roberto Di Stefano, poi diventato sindaco. Allora il Partito Democratico era il primo in città con il 20% circa di preferenze, mentre la Lega era rimasta all’8% e Di Stefano aveva conquistato la ex Stalingrado dopo una ballottaggio con l’uscente Pd Monica Chittò, racimolando il 26,09% dei voti. Ex Fi, il primo cittadino è anche - guardacaso - il marito di Silvia Sardone (che in tutta la circoscrizione di voti ne ha presi oltre 44mila): la lettera inviata da sindaco a tutti concittadini con consorte candidata e figli al seguito aveva scatenato polemiche. Il confronto con i precedenti appuntamenti elettorali però è interessante: rispetto alle  Politiche del 2018 la Lega totalizza 9 punti in più. Praticamente duplicato l’allungo in un anno di amministrazione. Nel 2017, alle Comunali, invece, erano state appena 16 le preferenze con le quali aveva superato il partito di Berlusconi: i due schieramenti si erano attestati all’8,11% con 2340 voti per la Lega, e all’8,05% con 2.324 voti per Forza Italia. A questo giro nella ex città industriale alle porte di Milano persino il Movimento 5 Stelle ha fatto meglio degli azzurri, raggiungendo il 12 per cento.

Rispetto a due anni fa, dunque, il Carroccio di Sesto recupera oltre 26 punti percentuali a queste Europee sostanzialmente cannibalizzando il centrodestra. Il Pd recupera invece 10 punti circa rispetto alle amministrative del 2017. Certo, il confronto con le precedenti Europee è impietoso: nel 2014 a Sesto San Giovanni i dem avevano superato di gran lunga la media nazionale del 40% renziano, sfiorando il 47, mentre la Lega era quarto partito con il 7% circa. 

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