Sesto, per Chittò sponsor "pesante". Di Stefano punta sul civismo. Inside
La sfida per la conquista di Stalingrado da parte del centrodestra di Roberto Di Stefano si traduce con la difesa delle ridotte da parte del sindaco uscente
di Fabio Massa
Sesto San Giovanni, ovvero la madre di tutte le battaglie, nel prossimo turno di ballottaggi. La sfida vera, quella per la conquista di Stalingrado da parte del centrodestra di Roberto Di Stefano che si traduce con la difesa delle ridotte da parte del sindaco uscente Monica Chittò.
LA STRATEGIA DEL CENTROSINISTRA
Secondo rumors, nei prossimi giorni (o addirittura ore), dovrebbero arrivare due endorsement pesanti per Monica Chittò, che dovrebbero ulteriormente ricompattare il centrosinistra e allargare al civismo. Prosegue intanto l'impegno del Partito Democratico metropolitano, con la visita dei vip praticamente day by day. Qualcuno nota - malignamente - che ancora non si è visto Andrea Orlando, che era fortemente sostenuto proprio dalla Chittò durante la campagna per la segreteria vinta da Renzi. Sicuramente l'affluenza sarà un dato importante per capire se il centrosinistra manterrà la roccaforte. La speranza per i Dem è che la chiamata alle armi contro la destra porti i suoi frutti così come li portò a Milano l'anno scorso.
LA STRATEGIA DEL CENTRODESTRA
Suonare il campanello e far capire che in fondo in fondo il lepenismo e il sovranismo non sono una opzione, per Sesto San Giovanni. Roberto Di Stefano è orgoglioso delle sue origini socialiste, e il suo entourage rimarca i numeri: in consiglio, se dovesse vincere Di Stefano, la maggioranza sarà rappresentata da forze civiche. E quindi la linea politica è che il civismo non vuole più la Chittò. Anche per Di Stefano si sono visti molti vip, e domani sarà la volta di Maroni. Per motivi opposti, anche il centrodestra ha l'occhio ben puntato sull'affluenza.
fabio.massa@affaritaliani.it