Sesto, Renzi e Berlusconi in campo. Tutti a corteggiare Caponi. Inside
Sesto San Giovanni: Gianpaolo Caponi parlerà e si vedrà sia con Matteo Renzi che con Silvio Berlusconi. Poi...
di Fabio Massa
Parlerà e si vedrà sia con Matteo Renzi che con Silvio Berlusconi, Gianpaolo Caponi. E no, non farà endorsement all'ultimo secondo ma firmerà un regolare apparentamento. Quindi, i tempi sono strettissimi. Una manciata di ore, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano. L'avvocato, candidato moderato che ha accarezzato a lungo il sogno di poter sfidare Monica Chittò al ballottaggio (con ottime chances di successo finale, peraltro), "controlla" il 24,24 per cento dei voti. Anche se le anime della sua candidatura sono plurime: ci sono i commercianti, quelli più vicini a Forza Italia, gli anti-Chittò e quelli che non vedono di buon occhio l'idea di schierarsi al ballottaggio. Tuttavia, secondo rumors non confermati, Caponi farà una scelta. Si prenderà la sua responsabilità. Entro domenica, a questo punto, visto che è il termine ultimo per gli apparentamenti. E prima di allora, pare, incontrerà i numeri uno di entrambi gli schieramenti. E quindi sia Matteo Renzi che Silvio Berlusconi. Entrambi hanno un interesse spasmodico nel gestire la situazione della Stalingrado d'Italia. Per Berlusconi sarebbe il simbolo della rinascita. Vincere a Sesto San Giovanni, dove neppure nel 1994 gli riuscì, sarebbe un nuovo inizio per una Forza Italia data per morta e invece in forte ascesa. Per adesso, qualche contatto tra Caponi e Di Stefano c'è stato, ma pare che ci sia ancora fumata grigia. Per Matteo Renzi, invece, perdere Stalingrado sarebbe una sconfitta difficile da accettare. I dem sono tranquilli, e stanno attivando la macchina partito che li portò a vincere a Milano con Beppe Sala. Il quale, non a caso, sarà a Sesto San Giovanni giovedì per sostenere Monica Chittò.
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