Sesto, stoccata di Filippo Penati. "Chittò vuole cambiamento? Sbaglia"
Continua la lotta in vista delle prossime elezioni amministrative di Sesto San Giovanni. Filippo Penati bacchetta Monica Chittò
di Fabio Massa
Una stoccata, in piena notte. Continua la lotta che - si prevede - sarà lunga e sanguinosa, in vista delle prossime elezioni amministrative di Sesto San Giovanni. Nella Stalingrado d'Italia si è ricandidato il sindaco uscente Monica Chittò, assolutamente blindata dal Partito Democratico provinciale, che ha deciso che non ci devono essere primarie per i primi cittadini uscenti, tra l'altro in ossequio allo statuto dem.
La stoccata in piena notte è quella di Filippo Penati, l'uomo di Sesto, quello che sul Foglio è stato definito Edmond Penati, in onore al Conte di Montecristo. Lo stesso che aveva dichiarato in lungo e in largo che non avrebbe mai attaccato la Chittò per far perdere il centrosinistra. Penati posta una foto di un volantino della Chittò sulla quale appare come "claim" lo slogan: "Insieme stiamo cambiando Sesto". E poi commenta: "LE PAROLE PESANO COME MACIGNI. A mio modesto parere se si usa la parola "cambiamento" riferita alla città di cui sei al governo da 15 anni e che la tua parte politica governa ininterrottamente da 70, c'è il rischio che ne approfittino coloro, come Salvini e la Lega Nord, che rappresentano quel cambiamento che, invece, si vorrebbe risparmiare ai sestesi". Intanto, Penati pare che stia facendo quadrato con le sue truppe, in primis galvanizzando i tanti che chiedono a gran voce la riapertura del bocciodromo.
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