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Milano
Sfide e progetti del servizio idrico integrato: Gruppo CAP ad Ecomondo 2016

In Italia si potrebbero produrre 170 milioni di metri cubi di biometano dai fanghi di depurazione se invece di smaltirli come scarti li mettessimo… nel serbatoio. Gruppo CAP sta lavorando su questa strada: i fanghi di supero hanno grandi potenzialità in chiave di economia circolare, infatti al depuratore di Bresso-Niguarda si sta sperimentando la produzione di biometano dalle acque reflue. Dall’impianto di Cassano d’Adda arriva invece il biofertilizzante pellettizzato ricavato dai fanghi biologici grazie al recupero di carbonato di calcio.

La sinergia fra operatori del settore idrico, istituti, centri di ricerca e aziende in grado di fornire le migliori tecnologie ha parlato di futuro a Ecomondo 2016, ma anche di presente, con la presentazione delle sperimentazioni già in campo che stanno facendo della gestione del servizio idrico integrato un’attività all’insegna dell’innovazione tecnologica e soprattutto della sostenibilità ambientale ed economica.

Per esempio si può studiare a fondo la conformazione del territorio e scoprire che le rogge e i fontanili costruiti più di otto secoli fa possono diventare una risorsa preziosa per la laminazione dei flussi di piena provenienti dalle aree urbanizzate, in una nuova interazione fra città e sistema rurale all’insegna della cooperazione e delle smart land.   

Sono solo alcuni dei progetti presentati a Ecomondo 2016 da Gruppo CAP, che in occasione della fiera ha portato i propri tecnici a confrontarsi con i maggiori esperti del settore per raccontare cosa l’azienda idrica milanese sta concretamente mettendo in campo in tema di sviluppo sostenibile e per costruire strategie in vista di un futuro dove l’economia non potrà che fare i conti con il recupero della materia in ottica circolare.

Gli incontri ad alto tasso di contenuti tecnici e tecnologici e la possibilità di confrontarsi con relatori e ricercatori hanno portato una vera folla di partecipanti ogni giorno allo stand di Gruppo CAP, che ha presentato casi di successo ma anche sfide ambiziose per il futuro: dal Water Safety Plan (Gruppo CAP è la prima azienda italiana ad aver applicato il nuovo modello europeo di controlli sul proprio sistema acquedottistico) allo smart metering e al WebGis come strumento di messa a disposizione dei dati aggiornati in tempo reale e condivisi, oltre che con i tecnici del settore, anche con le forze dell’ordine, grazie a un protocollo d’intesa con la prefettura che rende più facili i controlli di sicurezza nei cantieri.

“Concludiamo questa esperienza a Ecomondo con un bilancio molto positivo – ha commentato il Presidente del Gruppo, Alessandro Russo – le nostre sperimentazioni sono all’avanguardia nel panorama nazionale e siamo orgogliosi di poter presentare un’azienda pubblica che investe così tanto in innovazione e ricerca per la sostenibilità delle proprie attività. Dal confronto con gli altri operatori del settore e con i ricercatori abbiamo inoltre ricavato nuovi stimoli a fare sempre meglio e nuove idee, la sfida per il futuro è diventare ancora più green, perché l’ambiente e il territorio sono la principale ricchezza da tutelare e difendere”.
 

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