Sì alla riforma del Sistema sanitario, ma si ripristina il test scritto
La maggioranza va sotto su un emendamento del Pd votato a scrutinio segreto.
Il Consiglio regionale della Lombardia approva una serie di modifiche alla legge 23 di riforma del sistema sociosanitario regionale, ma la maggioranza di centrodestra va sotto su un emendamento del Pd. A scrutinio segreto, con 38 voti a favore e 32 contrari, è stato approvato un emendamento presentato dal Partito Democratico che reintroduce la prova scritta per gli aspiranti direttori generali degli ospedali regionali, in aggiunta alla valutazione dei candidati per titoli e colloquio. L'abolizione della prova scritta era stata inizialmente votata in commissione Sanità.
Il provvedimento approvato dal Consiglio regionale prevede anche l'attivazione dell'agenzia di promozione del servizio sociosanitario lombardo a livello nazionale e internazionale, non più come realtà a sé stante ma riconducendo l'attività nell'ambito della direzione generale competente in seno all'assessorato regionale.
Viene inoltre autorizzato in via sperimentale lo svolgimento dell'attività libero professionale con le modalità dell'intramoenia allargata senza vincoli, ma, si sottolinea nel provvedimento, "nel rispetto della normativa vigente e delle linee guida che dovranno disciplinare anche idonei criteri definiti ai fini della trasparenza delle agende e della tracciabilità dei pagamenti, prevedendo altresì il collegamento in rete con le strutture del sistema".
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