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Milano
Siae Microelettronica, Capelli (Pd): no alla delocalizzazione, subito tavolo
Alessandro Capelli

Siae Microelettronica, Capelli (Pd): no alla delocalizzazione, subito tavolo nazionale

Da mesi i lavoratori della Siae Microelettronica di Cologno Monzese sono mobilitati: scioperi, presidi e tavoli di confronto sindacali. In gioco c’è il futuro di centinaia di famiglie, messo a repentaglio dalla crisi finanziaria dell’azienda. I lavoratori denunciano le difficili condizioni di lavoro a causa del ritardo nei pagamenti degli stipendi, dei mancati versamenti al fondo pensionistico e del non riconoscimento del welfare contrattuale. La SIAE ha annunciato la volontà di operare una ristrutturazione pesante fin da subito, con un'ipotesi di 140 esuberi da realizzare ad aprile 2024, al termine della scadenza del contratto di solidarietà. “Il Partito Democratico c’è: nelle scorse settimane abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare per far luce su questa vicenda mentre il nostro Gruppo in Consiglio Regionale da mesi chiede che Regione Lombardia e la Giunta Fontana intervengano veramente, con i fatti e non solo con le promesse”, spiega il segretario del Pd Milano Alessandro Capelli.

Siae Microelettronica, ulteriore peggioramento della situazione

Nei mesi scorsi il consigliere regionale Simone Negri e tutto il Gruppo del PD in Consiglio hanno più volte sollecitato la Regione a fare la propria parte. Dopo la convocazione di una prima audizione nel mese di ottobre, a fronte dell’ulteriore peggioramento della situazione, i consiglieri dem, insieme alle altre opposizioni, hanno chiesto e ottenuto una nuova audizione che si terrà giovedì 25 gennaio, mentre i lavoratori in concomitanza saranno in presidio sotto Palazzo Pirelli.

Siae Microelettronica, interrogazione parlamentare al Ministero delle Imprese

La partita è arrivata anche a Roma, dove i deputati del Partito Democratico Silvia Roggiani e Matteo Mauri hanno presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso per sapere quali iniziative urgenti il Governo intenda assumere a tutela dei lavoratori e se non ritenga necessario affrontare la situazione attivando immediatamente un tavolo nazionale presso la struttura per le crisi di impresa del Ministero, al fine di prevenire pesanti conseguenze sociali per 650 famiglie e la delocalizzazione produttiva di un'azienda di interesse nazionale. “Noi ci battiamo per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici nelle Istituzioni e nella società. Per questo il 25 gennaio saremo al fianco dei sindacati, sotto Palazzo Pirelli. Chiediamo un tavolo nazionale, la revisione del piano di ristrutturazione e tutele occupazionali per il personale di questa importante azienda dell’area metropolitana milanese, da anni attiva nel settore strategico delle telecomunicazioni”, conclude Capelli.

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