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Milano
Sinistra Italiana, iniziano le liti: nel mirino la campagna per il no
Chiara Cremonesi

di Fabio Massa

Chiara Cremonesi è la segretaria regionale di Sel. Ben presto rientrerà in Regione dopo l’addio di Ambrosoli, anche se ancora su questo non parla fin quando non sarà ufficiale. Intanto però partecipa alla costituzione di Sinistra Italiana. Dove iniziano i problemi: “A volte cose anche banali diventano piccole tempeste in un bicchiere d’acqua”, racconta ad Affaritaliani.it Milano.

Chiara Cremonesi, lei è la segretaria regionale di Sel, giusto? Perché esiste ancora?
Sì, si sta andando verso lo scioglimento. Ma ancora esistiamo (ride, ndr).

Parliamo dell’Assemblea regionale di Sinistra Italiana: come procede il cantiere?
Procede in modo abbastanza faticoso perché mette insieme più soggetti e quindi è inevitabile che su diverse questioni si aprano dei dibattiti. Anche questioni che in passato abbiamo dato per scontate, come appunto la vicenda di come usare i cinque week end che ci separano dal giorno del referendum per fare campagna per il no.

E’ nata una piccola polemica su questo.
Sabato durante l’assemblea io e altri compagni abbiamo proposto di dedicare tutto il tempo che abbiamo da qui al referendum alla campagna referendaria perché consideriamo la vittoria del no un punto altissimo e qualificante non solo per il futuro dell’Italia ma anche per il futuro della Sinistra Italiana. Questa proposta ci sembrava banale ma corretta, no?

E invece?
Invece siamo stati accusati di voler rallentare o sabotare il percorso per la costruzione del nuovo soggetto perché abbiamo chiesto questa sorta di sospensiva.

Mi viene da dire: se il buon giorno si vede dal mattino…
Verrebbe proprio da commentare questo. Poi io sono sempre ottimista e bisogna prendere queste polemiche per quelle che sono e guardare più all’esterno che all’interno. Noi abbiamo l’ambizione di fare un soggetto più grande di Sel. E’ chiaro che con queste polemiche non si va molto lontano. Invece parlando con le persone… sì, si può fare un percorso, c’è spazio.

Pisapia come lo coinvolgete se vota sì?
Non ha detto che vota sì. Ha detto che non vota no.

Vabbè, non giochiamo con le parole…
Giuliano è stato il miglior sindaco d’Italia ed è un punto di riferimento centrale per tutta la sinistra ed è un punto di riferimento dal quale non si può in nessun modo prescindere. E’ la figura più bella ed autorevole che abbiamo. In questo momento non è al nostro fianco nella campagna referendaria. Ha spiegato le ragioni per cui non voterà no. Ma rimane il punto di riferimento, a parte questa specifica battaglia. Speriamo di averlo al nostro fianco nel futuro

Sta provando a convincerlo ad astenersi?
Non mi permetto. Lui giustamente ha i suoi argomenti che sono fondati non solo dal punto di vista politico ma anche giuridico. Non c’è qualcuno che può permettersi di spiegargli delle cose su questo. Io la vedo in modo diverso da lui. Poi però su una cosa ha ragione: esiste il giorno dopo il referendum. Bisogna ricordarselo.

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it

Tags:
sinistra italianaselchiara cremonesigiuliano pisapiareferendum costituzionale







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