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Milano
Siria: fotografo milanese Gabriele Micalizzi colpito al volto
Foto dal profilo Facebook di Gabriele Micalizzi

Siria: fotografo milanese Gabriele Micalizzi colpito al volto

Il fotografo Gabriele Micalizzi, nato nel 1984 a Milano, è stato ferito in Siria nella zona di Deir Ezzor nel corso di un'offensiva delle forze curdo-arabe contro l'Is. Diplomato all'Accademia di Belle Arti, come scrive nella sua pagina Facebook, ha iniziato la sua carriera con gli scatti della sua città, ma il suo lavoro negli ultimi anni l'ha portato in Medio Oriente e in particolare nelle aree di conflitto. Vincitore del primo Master of Photography di Sky Arte, è tra i fondatori di Cesuralab, collettivo di giovani fotografi, nato nel 2008, sotto la direzione artistica di Alex Majoli. Il lavoro di Micalizzi è stato pubblicato da quotidiani, oltre che riviste nazionali e internazionali come il New York Times, New Yorker, Newsweek, Wall Street Journal, l'Espresso, La Repubblica, Internazionale e il Corriere Della Sera.

Micalizzi ha fondato il collettivo di fotografia 'Cesura Lab' insieme a Luca Santese e Andrea Rocchelli, ucciso durante la guerra in Ucraina nel 2014. Micalizzi oltre a essere fotoreporter di guerra, ha lavorato anche nella moda: nel 2017 ha firmato la nuova campagna intimo di Yamamay.

Il fotografo è stato trasportato in un ospedale americano nella base di Omar Field. Oltre a lui e' stato colpito anche un combattente delle forze curde Ypg, Heval Bahoz. Fortunatamente Micalizzi, rimasto ferito al volto da schegge di colpi di mortaio, e' fuori pericolo ed è stato trasferito in elicottero nell'ospedale di Baghdad. 

Dopo il trasferimento a Baghdad è possibile che Gabriele Micalizzi venga rimpatriato quanto prima, forse "in giornata", a Roma. Lo riferisce all'Adnkronos Alberto Simoni, caporedattore esteri de La Stampa, in contatto con Francesco Semprini, l'inviato del quotidiano torinese che "fino a ieri sera" era col fotografo italiano ferito oggi a Deir Azzor. "Sono stati sempre insieme, sia a Kobane che a Deir Ezzor, sulla linea del fronte, poi Francesco è rientrato alla base, mentre Gabriele è rimasto con una troupe della Cnn e altri reporter, nel palazzo bersagliato dagli Rpg", racconta Simoni. "Sappiamo che è stato colpito al volto da alcune schegge" e dalle notizie frammentarie che giungono dalla Siria è possibile che Micalizzi, dopo il trasferimento a Baghdad, venga rimpatriato in Italia, "ma non si sa se in giornata", prosegue Simoni. 

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