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Milano
Smog a Milano, Albiani (Pd): “Sto con Sala: quella classifica è faziosa"
Michele Albiani

Inquinamento a Milano, Albiani (Pd): “Sto con Sala: quella classifica è faziosa"

"Sì, sposo completamente quello che ha detto ieri il sindaco Sala visto che la domanda che gli era stata fatta era specifica sulla classifica di IQAir e non sulla situazione drammatica che stiamo vivendo per quanto riguarda l'inquinamento in questi mesi”. Il consigliere comunale del Pd Michele Albiani, raggiunto da Affaritaliani.it Milano, condivide il punto di vista del sindaco Beppe Sala sulla limitatezza e parzialità della classifica fatta da un’azienda svizzera che commercializza depuratori dell’aria. Secondo l’indice dell’IQAir, la scorsa domenica Milano ha raggiunto livelli di tossicità dell’aria tali da far salire la città sul podio dei centri urbani più inquinati del mondo.

Il terzo posto di città più inquinata del mondo è immeritato per Milano?

Sì, condivido la faziosità di quella classifica. Questo non significa che il problema dell’inquinamento non debba essere affrontato a livello politico. In particolare qui a Milano, Lombardia e tutta la Pianura Padana è un problema che c’è e da tempo l’amministrazione comunale lo denuncia. Già settimana scorsa, il sindaco ha lanciato l'allarme e c'è stato un battibecco con il presidente Fontana che sta facendo poco o nulla per risolvere questa situazione.

Il Comune dovrebbe secondo lei rispondere a questa classifica di parte costituendosi parte civile?

Se ci sono i presupposti, sì, il Comune dovrebbe denunciare IQAir. Il danno è in primo luogo reputazionale, se andiamo a pensare a quanti non verranno a Milano perché si fanno influenzare da quel giudizio. Ha un cattivo indotto per quanto riguarda il turismo, gli investimenti e tutta una serie di questioni che creano un danno in questo caso patrimoniale alla nostra città.

E la Regione che risposte sta dando alla questione inquinamento?

È assente. La mancanza di dialogo tra Comune e Regione è sicuramente un problema perché non c'è peggior sordo di quello che non vuol sentire. Noi continuiamo a denunciare una serie di questioni. In particolare, penso al trasporto pubblico, alla situazione dei pendolari, alle risorse che non arrivano per il trasporto pubblico nella città. Il Comune ha proposto un tavolo tecnico per capire come affrontare l'inquinamento così acuto della nostra regione. Bisogna capire qual è la volontà del presidente Fontana e della sua giunta: per adesso hanno dimostrato totale disinteresse. Ad esempio, anche sulla questione delle aziende zootecniche. Basta andare a vedere la mappa dell'inquinamento e ci sono delle realtà che non sono grandi centri urbani ma piene di particelle inquinanti, pm10 e pm 2.5: derivano dalle industrie zootecniche.

Eppure i dati sulle concentrazioni di inquinanti nell’aria non sempre sono coerenti. Secondo diverse analisi, la situazione sarebbe addirittura migliorata rispetto a vent’anni fa. Il grafico diffuso da Matteo Villa dell’Inspi mostra il miglioramento dei livelli di pm10 nelle città lombarde, tanto che lo scorso anno hanno raggiunto il miglior livello dal 2022.

Sono girate diverse analisi. Lo stesso sindaco la settimana scorsa ha ricordato che negli ultimi 20 anni c'è stato un calo del 50 % per quanto riguarda una serie di inquinanti. Non significa che stiamo bene e che dobbiamo fermarci con le politiche green e con la transizione ecologica. Siamo sulla strada giusta ma non è abbastanza. Bisogna capire come migliorare il servizio di trasporto pubblico. Ieri Salvini ha detto in un'intervista radiofonica che per combattere l'inquinamento "quello che faccio io è investire sul ferro, su treni e metropolitane". Significa che stanno arrivando risorse per migliorare il servizio ferroviario regionale? Questi sono i pensieri e le azioni da dovrebbero essere portati avanti. Perché l'obiettivo è abbattere il più possibile le emissioni, soprattutto quando abbiamo un clima e una conformazione geografica che assolutamente non aiuta.

 








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