Il tennis e i bambini piccoli? È il connubio perfetto

Fino a qualche anno fa era molto diffusa la credenza che il tennis non fosse adatto ai bambini perché, essendo uno sport asimmetrico, produce una crescita fisica e motoria non corretta. Era sconsigliato far cominciare i bambini a giocare prima dei 7-8 anni, meglio iniziare con qualcos’altro. Niente di più falso!

Nel mini-tennis i bambini imparano ad utilizzare tutto il corpo per sfruttare la bilateralità e la multilateralità: quando nelle prime lezioni iniziano a prendere confidenza con la racchetta usano sia la mano destra che la mano sinistra, per poi scegliere quella con cui si trovano meglio. Il tennis è uno sport in cui è fondamentale essere coordinati: all’inizio non serve tanto la forza fisica, ma sono invece importanti l’elasticità, la reattività e la coordinazione. Ad esempio può sembrare banale, ma non lo è per nulla riuscire a calcolare la traiettoria della pallina e di conseguenza come muoversi in campo. Il tennis è quindi perfetto per imparare ad usare bene il proprio corpo nello spazio e in relazione con un oggetto - la racchetta - che dovrebbe essere il prolungamento del braccio, ma all’inizio (e vale anche per gli adulti) diventa un impaccio nei movimenti.
 
Quindi si può cominciare a correre sui campi da tennis già dai 4-5 anni, e sono sempre di più i bambini che lo fanno, tanto che la Federazione Italiana Tennis ha introdotto nel corso per diventare maestro di primo livello l’obbligo di conoscere le linee guida per l’insegnamento ai più piccoli. A Milano, nelle strutture di Milanosport, i corsi per bambini (fino ai 17 anni) sono richiestissimi: ci sono 340 iscritti al tennis di via Washington, 150 al Lido e 60 al centro sportivo Saini. I maestri consigliano di far cominciare i bimbi nei corsi collettivi, per farli divertire in gruppo e per farli socializzare, perché è fondamentale che imparino e crescano con il gioco. Sul sito si possono trovare ulteriori informazioni su orari, costi e strutture.