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Lo Sport a Milano
Quando la piscina diventa "Teatro"

Un tuffo profondo per liberarsi dallo stress. Una bracciata per riprendere forza in vista di un evento importante. Una routine ripetuta alla ricerca della perfezione. A volte, però, i gesti quotidiani dei nuotatori possono diventare parte di un’opera artistica.

In occasione del ventennale del Danae Festival, un progetto culturale internazionale curato dal Teatro delle Moire, la piscina Mincio di Milanosport ha ospitato la performance artistica “L’uomo che cammina”, realizzata con la collaborazione di ZonaK. Ispirata alla grafic novel di Jiro Taniguchi e con la regia di Leonardo Delogu e Valerio Sirna, l’opera ha per protagonista un uomo che attraversa a piedi la città in un viaggio per esplorare il confine tra urbano e periferia. Nel suo percorso, l’uomo è seguito da un gruppo di spettatori che ne condividono il cammino, le sensazioni e il serrato corpo a corpo con il reale.

Nella rappresentazione milanese, andata in scena dal 20 al 28 ottobre, il protagonista è stato interpretato dallo scrittore e autore di opere narrative e teatrali Antonio Moresco, con la partecipazione di Paola Galassi, Isabella Macchi ed alcuni allievi dell’Istituto Tecnico Giulio Natta. Come nel fumetto, l’uomo di mezza età cammina per la città osservandola con l’occhio rilassato e il passo lento di chi si prende il tempo per capirla, ascoltarla e ammirarla. Dal centralissimo Museo del Novecento al quartiere di Corvetto, dove si trova la piscina Mincio, Moresco ha guidato gli spettatori in un percorso di circa quattro ore dal centro alla periferia milanese: un’occasione per guardare la città con occhi differenti. All’interno di questa narrazione, la storica piscina Mincio, disegnata da Pierluigi Nervi e inaugurata nel 1964, ha fatto da cornice alla scena finale dello spettacolo. Nella caratteristica “vasca sospesa” di Corvetto, habitat naturale di piccoli e gradi campioni di nuoto, una performer della compagnia si è immersa nella piscina con gli altri nuotatori.

Osservando i corpi impegnati nello sforzo fisico, Moresco e gli spettatori-camminatori hanno trovato così nel contatto con l’acqua la possibilità di riacquistare pensieri di vitalità e speranza. L’acqua, dunque, come elemento in grado di infondere tranquillità ma altresì di restituire dinamismo ai corpi provati dalla camminata. In altre parole: una rinascita. Lo spettacolo, sold out in tutte le sue repliche milanesi e già portato in scena in sei città italiane e straniere, tra cui Perugia, Cagliari, Roma, Terni, Rimini e Marsiglia, ha permesso di valorizzare l’importanza del binomio tra sport e cultura. La piscina Mincio ha così mostrato un suo lato inedito: non solo luogo di sport e aggregazione sociale, ma anche cornice ideale per rappresentazioni artistiche ed eventi culturali.

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