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Milano
Staccò l'orecchio a un tassista, bodybuilder ai servizi sociali coi ragazzi

Aveva staccato un orecchio a un tassista, ora lavorerà per quattro mesi con i ragazzi in una cooperativa sociale di Milano, occupandosi di sport. Il giudice del capoluogo lombardo ha accolto la richiesta di Antonio Bini, che il 28 novembre del 2017 aggredì un tassista nei pressi della Stazione Centrale a seguito di una lite in mezzo al traffico, finendo a processo per lesioni aggravate dai futili motivi.

Bini, 29 anni, era tornato in libertà il 9 febbraio dopo aver risarcito 28 mila euro (più le spese legali ammontanti ad altri 5 mila) all'uomo che aveva aggredito, Pier Federico Bossi, ricoverato al Niguarda dopo che il bodybuilder gli aveva lussato una spalla, rotto il naso e staccato il lobo di un orecchio, prontamente ricucito dai medici.

Inizialmente Bini si era difeso accusando il tassista di averlo provocato con la frase "picchiami picchiami, tanto io sono del mestiere". La lita sarebbe iniziata il 28 novembre alle 7.20 circa. Bossi aveva appena lasciato un cliente in stazione per poi fermarsi a bere un caffè all'angolo tra via Lepetit e via Vitruvio. Al momento di ripartire, il tassista non aveva notato la Yaris di Bini, che era riuscito a evitare con una brusca sterzata. Le telecamere della zona hanno ripreso il diverbio e la conseguente rissa tra i due.

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