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Milano
"Street art per la storia": l'antica Milano raccontata da Pao
"Street art per la storia"

Una mostra all’aperto dello street artist Pao in piazza Mercanti, per milanesi e turisti: al via questa mattina l’installazione “Street art per la storia” che racconta attraverso disegni, animazioni, video e una brochure la storia della piazza. L’esposizione durerà due settimane. È un’iniziativa della Camera di commercio di Milano e del Centro per la Cultura d’Impresa con il contributo della Fondazione Cariplo nell’ambito della rassegna Bookcity 2016.

Dal santo orafo al condottiero, dal maestro al mercante sono otto le sagome a grandezza naturale dislocate in vari punti della piazza che riprendono personaggi storici e guidano il visitatore alla scoperta di pezzi di storia milanese: attraverso un QR code collocato sul retro si accede a un video che racconta in italiano ed inglese una breve storia del palazzo o di un luogo simbolo associato al personaggio. I video, adatti anche ai bambini, (https://www.youtube.com/watch?v=A8kM7JKtbxg) e le animazioni sono realizzati dall’artista di street art milanese Pao. Nel cuore di Milano piazza Mercanti e suoi palazzi rivivono per due settimane il loro lontano passato. La ricerca storica alla base dell’installazione è disponibile, a vari livelli di approfondimento, sul sito: http://piazzamercanti.storiami.it/.

“Milano sta vivendo un momento positivo per la sua forza attrattiva riconosciuta a livello globale - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -.  La nostra città è diventata una delle mete internazionali più importanti non solo per il business ma anche per la sua bellezza da scoprire e la sua cultura. Sono risultati rilevanti che vanno consolidati anche attraverso iniziative come “Street art per la storia” che raccontano in modo innovativo le radici storiche della nostra città e le fanno rivivere.  E questi progetti, che partono dal centro di Milano, sono modelli che possono coinvolgere tutta la metropoli contribuendo a migliorare le aree periferiche che devono vincere la sfida della loro riqualificazione”.

pao 02"Street art per la storia"
 

Per Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano: “Oggi inauguriamo questa installazione innovativa in piazza Mercanti. La storia raccontata da Pao necessita di un contesto di edifici all'altezza della memoria e dell'attrattività complessiva. Come Comune di Milano sarà questo il nostro impegno”.

“La traduzione attenta che ha fatto Pao con la sua installazione e i suoi video - ha commentato Arnoldo Mosca Mondadori, membro del consiglio della Fondazione Cariplo -  é un importante strumento di conoscenza storica di Milano per le nuove generazioni. L'artista ha riempito un vuoto, in quanto riesce a comunicare la storia di questi palazzi in modo semplice e contemporaneo, soprattutto ai bambini”.

“Questo progetto – ha commentato l’artista Pao - é un connubio tra rigore storico e leggerezza. Parto da situazioni underground ma sono riuscito a dialogare con le istituzioni. É un modo per mostrare che si può intervenire sulla realtà. La street art qui è uno slogan, per rendere più contemporaneo e interessante un argomento. La storia é importante perché se non sai da dove vieni, non sai dove andare. Trovo che la scrofa semilanuta, che è tra i disegni esposti in piazza Mercanti, sia un bel simbolo di Milano: é più simpatica degli altri più noti”.

Ecco gli otto personaggi rappresentati da Pao:

pao 01"Street art per la storia"
 

1. Oldrado da Tresseno- PALAZZO DELLA RAGIONE: Oldrado da Tresseno, podestà di Milano, nel 1233 terminò la costruzione del palazzo della Ragione e ancora compare a cavallo in un bassorilievo sul lato meridionale del palazzo. Il Palazzo della Ragione ospitò nelle sue sale il consiglio comunale fra il XIII e XIV secolo ma, con l’avvento dei Visconti, diventò sede sempre meno politica e sempre più commerciale, ospitando le corporazioni dei mercanti.

2. Pio IV – PALAZZO GIURECONSULTI: fu il papa milanese Pio IV, eletto nel 1559, a volere il riadattamento dell’edificio posto a ridosso della medioevale Torre di Napo Torriani. I lavori, iniziati nel 1562, durarono per circa un secolo. Il palazzo fu la sede del Tribunale dei Giudici di Provvisione e del Collegio dei Giureconsulti. Dall’800 fino al 1901 fu sede della Borsa. Il palazzo fu poi definitivamente venduto alla Camera di commercio nel 1911.

3. Tommaso da Caponago – CASA DEI PANIGAROLA: Nel 1433 Filippo Maria Visconti concesse all’Universitas mercatorum un terreno su cui venne costruita la loro nuova sede. Al piano terra del palazzo venne collocato l’Ufficio degli Statuti e di tutti gli atti pubblici, concesso per via ereditaria a una famiglia di notai di Gallarate, i Panigarola, da cui prese il nome. Tommaso da Caponago fu un giureconsulto che, a metà del ‘400 fece porre su una parete del loggiato una lapide per ammonire sui rischi delle cause legali.

4. Sant’Eligio – CHIESA DI SAN MICHELE AL GALLO: Eligio visse nella Gallia del VII secolo. Di umili origini, prima di abbracciare la vita religiosa, divenne famoso presso i re Franchi come orafo. Dichiarato santo, divenne poi il patrono degli orafi e dei numismatici, per questo gli orefici di Milano gli dedicarono una cappella nell’ormai scomparsa Chiesa trecentesca di San Michele al Gallo, chiamata così perché sopra il suo campanile c’era un gallo. Quando nel 1787 la parrocchia di San Michele fu soppressa, la chiesa venne venduta e al suo interno sorsero tre botteghe orafe.

5. Ericio Puteano – SCUOLE PALATINE: Ericio Puteano, era un giovane fiammingo che, all’inizio del ‘600 fu incaricato da Federico Borromeo di riformare le Scuole del Broletto. Ericio era un insegnante di latino e per dare enfasi alle scuole le definì Palatine: si trattava infatti di scuole di specializzazione superiore in eloquenza latina, lingua greca e diritto. Quando poi le scuole vennero trasferite nel 1773 in una sede più grande, l’edificio ospitò nel corso dell’800 la Camera dei Notai.

6. Matteo I Visconti – LOGGIA DEGLI OSII: nel 1316 Matteo I Visconti prese possesso di un palazzo appartenente alla famiglia degli Osii. Il palazzo, che già più anticamente era il luogo dove si riunivano i consoli della giustizia, venne abbellito dal Visconti. In particolare, il balcone al centro mantenne la sua vecchia funzione di “parlera”, da cui consoli, magistrati o podestà arringavano il popolo o leggevano gli editti. Sul balcone campeggia l’aquila imperiale, tra le due bische viscontee e tiene tra gli artigli la scrofa semilanuta. La loggia rimase in uso delle diverse magistrature fino al ‘700.

7. Il mercante fallito – PORTICO DELLA FERRATA: fu il podestà Beccario Beccaria a far costruire nel 1325 il portico della “Ferrata”. Dal 1480 divenne il luogo in cui si riunivano i mercanti e dove oggi si trova il pozzo era posta la cosiddetta “pietra della sculacciata” dove i mercanti falliti venivano messi alla gogna. Nel corso dell’800 il portico venne chiuso e successivamente ampliato. La Camera di commercio nel 1872 fece costruire dall’architetto Sormani un altro piano per dare spazio al suo Museo Commerciale.

8. Belloveso – FONDAZIONE DELLA PIAZZA E MITO DELLA SCROFA: le più antiche tracce di insediamento nell’area di piazza Mercanti risalgono al V secolo a.C. Fra le tradizioni sulla fondazione di Milano, oggi la più accreditata è quella che la lega ai Celti. Lo storico Tito Livio nelle sue Storie indicò nel nipote del re dei Biturgi, Belloveso, il fondatore. Anche il simbolo della scrofa semilanuta ha origini lontane: lo cita già il poeta Claudiano nel IV secolo d.C., non è chiara la genesi di questo emblema ma lo si ritrova su più palazzi. La raffigurazione più antica è quella del Palazzo della Ragione (1233), ancora visibile oggi su uno dei pilastri degli archi.

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