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Milano
Stretta sui cortei No Green Pass, Lamorgese: interdette le aree sensibili

Stretta sui cortei No Green Pass, Lamorgese: interdette le aree sensibili

Con l'avvicinarsi del week end dove si prospettano ulteriori manifestazioni in una Milano che ogni sabato vede sfilare cortei No Green Pass arriva la stretta del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, che incarica prefetture e istituzioni locali di intervenire territorialmente per evitare rischi e criticità.

Saranno i prefetti a provvedere "ad individuare specifiche aree urbane sensibili, di particolare interesse per l'ordinato svolgimento della vita delle comunita', che potranno essere oggetto di temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche per la durata dello stato di emergenza, in ragione dell'attuale situazione pandemica", scrive il ministro dell'Interno nella direttiva inviata ai prefetti e "recante indicazioni sullo svolgimento di manifestazioni di protesta contro le misure sanitarie in atto".

Comitati provinciali valuteranno le criticità

E' nell'ambito dei Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica "che dovranno essere valutati, grazie anche all'apporto dei sindaci, nella loro veste di autorita' sanitaria locale, i profili di criticita' suscettibili di caratterizzare taluni luoghi del tessuto urbano cittadino, alla luce dell'andamento del fenomeno epidemiologico", scrive Lamorgese, nella direttiva inviata ai prefetti.

Percorsi protetti per sit-in e non cortei

 "Per assicurare la piu' efficace tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, determinate manifestazioni potranno tenersi esclusivamente nel rispetto di specifiche modalita' di carattere restrittivo, per le quali ad esempio potra' essere disposto lo svolgimento in forma statica in luogo di quella dinamica, ovvero prevista la regolamentazione di percorsi idonei a preservare aree urbane nevralgiche". E' quanto dispone il ministro dell'Interno.

Con cortei cresce il rischio di incremento dei contagi 

Le manifestazioni di protesta contro le misure anti Covid, pur "rappresentative del diritto ad esprimere il dissenso, stanno determinando elevate criticita' sul piano dell'ordine e della sicurezza pubblica, nonche' sul libero esercizio di altri diritti, pure garantiti, quali in particolare quelli attinenti allo svolgimento delle attivita' lavorative e alla mobilita' dei cittadini, con effetti, peraltro, particolarmente negativi nell'attuale fase di graduale ripresa delle attivita' sociali ed economiche", si legge nella direttiva inviata ai prefetti.

"Inoltre - prosegue la titolare del Viminale - in occasione di tali manifestazioni si riscontra frequentemente un significativo livello di inosservanza delle disposizioni di prevenzione del contagio, concernenti il divieto di assembramento, il rispetto del distanziamento fisico e l'uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, con potenziale pericolo di incremento dei contagi e, dunque, per la salute dei cittadini, si rende, pertanto, necessario dettare apposite indicazioni affinche' lo svolgimento delle manifestazioni in questione avvenga nell'equilibrato contemperamento dei vari diritti e interessi in gioco".

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