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Milano
Tamini, il sindaco di Melegnano: "Posti di lavoro restino sul territorio"
Vito Bellomo

«Vogliamo mantenere nella nostra città i posti di lavoro della Tamini ma la dirigenza, nonostante le promesse, non ha dato risposte». Il sindaco di Melegnano Vito Bellomo si schiera ancora una volta dalla parte dei lavoratori dopo aver avviato, lo scorso dicembre, un tavolo istituzionale per fronteggiare la ristrutturazione dell’azienda, leader a livello mondiale nella progettazione e produzione di trasformatori elettrici industriali, che nella Città del Perdono ha uno stabilimento e gli uffici amministrativi.

A seguito della disdetta del contratto di affitto della palazzina di Melegnano, però, 43 impiegati sono di fatto già trasferiti nel sito di Legnano, con gravissimi disagi. La quota di maggioranza della Tamini è controllata da Terna, ai cui vertici siedono figure indicate dal Governo. Il sindaco Bellomo aveva immediatamente sensibilizzato i parlamentari del territorio per avviare un dialogo presso il ministero delle Attività Produttive, ma neppure dal dicastero sono arrivate risposte.

«Questo atteggiamento di noncuranza nei confronti dei dipendenti è un insulto alle istituzioni e al lavoro. Ed è, peraltro, in netta antitesi con il dichiarato interesse di tutelare i lavoratori sbandierato dall’Esecutivo, che dovrebbe scegliere con maggiore attenzione i propri manager, evitando chi non è in grado di mantenere i contatti con il territorio. Non ci prendano in giro con il reddito di inclusione e gli ennesimi bonus quando di fronte a una questione concreta latitano. Spero che il neonominato amministratore delegato Luigi Ferraris si comporti meglio del predecessore Del Fante, che in estrema sintesi aveva risposto di non avere tempo per un incontro sulla Tamini. Un atteggiamento ingiustificabile e gravissimo, specie trattandosi di denaro pubblico», dichiara ancora il primo cittadino.

«Abbiamo fatto il possibile – incalza Bellomo – per sensibilizzare tutte le forze politiche affinché, attraverso un dialogo costruttivo con i vertici dell’azienda, si possano mantenere sul territorio i posti di lavoro, garantendo la continuità dell’impiego. I dipendenti e le loro famiglie hanno diritto a risposte chiare. L’ad di Tamini Pierpaolo Cristofori aveva promesso di presentare il piano industriale entro febbraio, ma lo ancora stiamo aspettando. Mi chiedo, dunque, dove sia finito il rispetto per i lavoratori e per l’istituzione cittadina che questa Amministrazione rappresenta».

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