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Milano
Tav Milano-Genova, 21 arrestati per corruzione e tentata estorsione

Associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e tentata estorsione. Sono i reati contestati dai Carabinieri del Comando provinciale di Roma a 21 indagati destinatari di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip della capitale. L'indagine, denominata "Amalgama", ipotizza condotte corruttive per l'ottenimento di contratti di subappalto nell'ambito dei lavori per la realizzazione della tratta TAV "A.V./A.C Milano-Genova-Terzo Valico Ferroviario dei Giovi" (Alta Velocita' Milano-Genova), del 6° Macrolotto dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e della PEOPLE MOVER di Pisa. Gli investigatori hanno ricostruito le condotte illecite di un gruppo di persone costituito, organizzato e promosso da colui che- fino al dicembre 2015- era il direttore dei Lavori nell'ambito delle tre opere pubbliche in questione- e dal suo socio di fatto, un imprenditore calabrese operante nel ramo delle costruzioni stradali, che si e' avvalso del contributo di altre 9 persone, tra cui anche alcuni funzionari del consorzio COCIV, Consorzio collegamenti integrati veloci. I ventuno arresti sono stati eseguiti tra il Lazio, la Lombardia, il Piemonte, la Liguria, la Toscana, l'Abruzzo, l'Umbria e la Calabria.L'indagine e' stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo.

Il direttore dei lavori delle tre opere pubbliche oggetto dell'operazione 'amalgama', nell'ambito della quale 21 persone sono state destinatarie di un provvedimento di custodia cautelare, avrebbe ottenuto, insieme con il suo socio calabrese, contratti per un valore complessivo di 5 milioni di euro da parte delle ditte esecutrici dei lavori delle tre grandi opere interessate, ovvero, la Tav Milano-Genova, il sesto macrolotto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e People Mover di Pisa. Lo hanno spiegato i procuratori aggiunti di Roma Michele Prestipino e Paolo Ielo nel corso di una conferenza stampa a Roma.

"In questa indagine abbiamo assistito alla trasformazione della tangente da denaro in assegnazione di lavori". Lo ha detto il procuratore aggiunto di Roma, Paolo Ielo, intervenendo alla conferenza stampa organizzata sull'operazione 'Amalgama' che ha portato alla custodia cautelare in carcere di undici indagati, alla detenzione domiciliare per altri nove e all'obbligo di dimora per un altro. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e tentata estorsione. L'indagine avrebbe scoperto uno scambio di favori fra il direttore dei lavori di tre grandi opere pubbliche (la tratta Tav Milano-Genova, il sesto macrolotto dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e People Mover di Pisa) e le ditte esecutrici. In pratica, secondo l'accusa, il direttore dei lavori, Giampiero De Michelis, sarebbe riuscito a ottenere dalle imprese contratti, fra consulenze, commesse e forniture, per un importo complessivo di oltre 5 milioni in favore di societa' riferibili a lui e al suo socio calebrese, Domenico Gallo.

"Fra le varie intercettazioni telefoniche effettuate nell'ambito dell'indagine, uno degli indagati parla a un certo punto di 'cemento che sembra colla'". Lo ha detto il procuratore aggiunto di Roma, Paolo Ielo, illustrando alla stampa l'operazione "Amalgama" che riguarda presunti fenomeni corruttivi nell'ambito della realizzazione di tre grandi opere pubbliche: la Tav Milano-Genova, il sesto macrolotto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e People Mover di Pisa. Ielo ha sottolineato che "l'indagine si e' sostanzialmente svolta attraverso intercettazioni telefoniche".

"L'inchiesta della magistratura fara' come giusto la sua strada, ma non e' possibile proseguire nella costruzione di un'opera strategica come il Terzo Valico ferroviario Genova-Milano senza un gesto chiaro dello Stato nel segno della legalita' e della trasparenza. A tutela dell'interesse pubblico, l'unica soluzione praticabile e' quella della tempestiva nomina di un commissario straordinario che subentri da subito nella responsabilita' della gestione delle attivita' relative al Terzo Valico". Lo scrive in una nota il senatore PD, Federico Fornaro, in riferimento alle ondate di arresti per presunte irregolarita' nella gestione degli appalti del Terzo Valico ferroviario Genova-Milano.

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