Teatro alla Scala, revocato lo stato di agitazione dei sindacati - Affaritaliani.it

Milano

Teatro alla Scala, revocato lo stato di agitazione dei sindacati

Diaria per le trasferte, revocato lo stato di agitazione da parte dei sindacati di orchestrali, corpo di ballo e tecnici del Teatro alla Scala

Teatro alla Scala, revocato lo stato di agitazione dei sindacati

E' stato revocato lo stato di agitazione da parte dei sindacati di orchestrali, corpo di ballo e tecnici del Teatro alla Scala. La protesta che ora pare scongiurata - secondo quanto apprende L'Agi - era stata decisa sulla questione riguardante la diaria per le trasferte durante le tourne'e del Teatro all'estero: la tariffa regolata a livello pubblico era infatti ritenuta insufficiente dagli addetti e dai sindacati, visti i periodi anche lunghi trascorsi fuori dall'Italia. Le rassicurazioni arrivate dal Presidente del Cda della Scala, cioe' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e dal Sovrintendente (che si trova in una fase di interregno tra Alexander Pereira, uscente e Dominique Meyer, nominato) hanno portato i sindacati a ritirare la minaccia di sciopero.

Senza la revoca dello stato di agitazione (della durata di due settimane prima dello sciopero vero e proprio) sarebbe stata a rischio la prima del 'Giulio Cesare in Egitto' di Handel prevista per il prossimo 18 ottobre. Lo stato di agitazione dei lavoratori del Teatro era stato proclamato unitariamente dai sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Fials-Cisal. Dopo l'ultimo Cda il sindaco di Milano Giuseppe Sala aveva spiegato ai cronisti che il problema delle diarie all'estero per il personale della Scala, che "palesemente insufficienti", stava "esplodendo". Chiarendo pero' che non si trattava di "un problema di accordo sindacale", in quanto le tabelle sono stabilite dalla legge. Per questo motivo Sala aveva annunciato di voler parlare con il ministro per i beni culturali Dario Franceschini per verificare se gia' in questa finanziaria si poteva avere una deroga








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