A- A+
Milano
"Tende e bivacchi abusivi al Parco Lambro: una vergogna"
Bivacco abusivo al Parco Lambro

Il consigliere del Municipio 3 Marco Cagnolati torna a scrivere al sindaco Beppe Sala e al comandante della Polizia locale per denunciare i bivacchi abusivi al parco Lambro, con tanto di documentazione fotografica allegata. Scrive: "Sono localizzate 3 tende più una baracca in muratura con tetto e finestre. Il personaggio della tenda sulla collina vicino alle fontane in questi giorni probabilmente è in vacanza e si è portato via la tenda lasciando una marea di rifiuti. Questa tenda era presente da più anni, si è fatto anche un orticello con tanto di spaventapasseri (chissà cosa coltiva di buono?), si è preso una panchina e un cestino del parco per il suo giardinetto. La baracca è ormai nascosta dalla vegetazione ma basta inoltrarsi un pochino nel bosco e si vede bene".

"L'altra tenda invece - prosegue - la si vede solo se si va sulla collinetta lungo via Crescenzago. Mi sembra una situazione vergognosa, non mi sembra possibile che si lasci la possibilità a chiunque di appropriarsi di una zona del parco e farne una proprietà privata. La cosa assurda è che vi ho gia segnalato il tutto ma ad oggi la situazione è peggiorata e non mi risultano effettuati sgomberi o interventi in merito, Da 1 siamo arrivati a 3 tende più baracca ed orto…"

Tags:
marco cagnolatiparco lambro







Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.