Terrorismo, allarme in Lombardia. Il caso degli alloggi pubblici di Lodi
Allerta terrorismo in Lombardia. I dubbi sulle case pubbliche di Lodi
Lombardia, Foroni (Ln): Allerta terrorismo, chiarezza su alloggi di Lodi
"Trovo gravissimo il fatto che entrambi i marocchini che premeditavano atti terroristici nel lodigiano alloggiassero in appartamenti all'interno di edifici di proprietà pubblica. Uno, a San Colombano, nei palazzi popolari di via Galleani, l'altro, il quindicenne invece risiedeva con la famiglia nelle case Aler a Lodi Vecchio. Invece di ringraziare l'Italia e la Lombardia per l'ospitalità, premeditavano stragi". Lo dichiara il consigliere lodigiano della Lega Nord, Pietro Foroni. "Presenterò immediatamente un'interrogazione in Regione Lombardia all'assessorato competente - aggiunge - per capire come siano stati assegnati tali alloggi. In più chiederò che tipo di azioni intenderà adottare la proprietà pubblica, posto che, davanti a situazioni del genere non può accadere che individui del genere continuino ad usufruire di alloggi pubblici, quando tante famiglie italiane sono e restano in lista d’attesa".
"L'extracomunitario arrestato a San Colombano, dimorava stabilmente da tempo nell’alloggio assegnato al fratello senza che nessuno abbia fatto alcuna segnalazione per l'ospitalità alla competente autorità comunale. Il fratello era a conoscenza delle simpatie filo terroristiche e degli intenti dell'altro? E la famiglia del minorenne di Lodi Vecchio, non si era accorta di nulla? Domande che necessitano di una risposta. Occorre intensificare i controlli rendendoli più accurati e meticolosi, monitorando anche le frequentazioni delle famiglie assegnatarie: nessuno in odore di terrorismo deve ricevere sovvenzioni da parte delle istituzioni", conclude Foroni.