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Milano
Terrorismo: McDonald's e moschea, la vita milanese del jihadista arrestato

Terrorismo: da addetto pulizie al McDonald's ai piani di martirio. E il cambio di tre abitazioni in zone degradate. La vita milanese dell'egiziano jihadista arrestato

Da addetto alle pulizie in un McDonald's di provincia a propagandista organico all'Isis con ruolo di reclutatore ma anche 'lupo solitario' pronto al martirio jihadista. Questo e' il profilo di Issam Shalabi, egiziano 22enne, irregolare in Italia, arrestato a Milano nel corso dell'operazione "Lupi del deserto". La pericolosita' dell'egiziano ha indotto gli investigatori ad affidare ai Nocs l'intervento che alle 3 della scorsa notte ha portato all'arresto, in un'abitazione di via Meucci. "E' una figura di grandissimo spessore - ha detto in conferenza stampa il capo della Pna, Federico Cafiero de Raho - perche' parliamo di soggetto che dalle innumerevoli intercettazioni della polizia giudiziaria e' emerso che Shalabi e' soggetto accreditato presso l'Is, in contatto diretto e autorizzato a disporre di comunicazioni che arrivano dal centro (il comando, ndr) del sedicente Stato islamico". Diffondendo i messaggi non solo attraverso la piattaforma Telegram ma ricorrendo anche a canali-specchio capaci di veicolare comunicazioni anche quando i canali di Telegram venivano chiusi. Da de Raho sottolineato il grande lavoro di prevenzione attraverso l'intelligence e poi della Polizia delle Comunicazioni e della Polizia dell'antiterrorismo, condotto h24 da quando nel dicembre scorso e' scattata la segnalazione. "E' un soggetto pronto alla guerra e piu' volte ha sostenuto di essere elemento importante, non era solo un fruitore - ha spiegato il procuratore - Per la prima volta abbiamo individuato una persona che utilizzava tecniche informative molto particolari e addentro all'uso". A far scattare il blitz e' stata l'attivazione da parte di Shalabi presso l'ambasciata egiziana in Italia della pratica per il passaporto. Questo ga fatto pensare che l'uomo fosse pronto ad andare in un altro Paese, e forse con intenti terroristici operativi. Altre due persone denunciate in stato di liberta': un egiziano 21enne domiciliato nel Teramano e per il quale e' scattato il decreto di espulsione da parte del Viminale in quanto ritenuto pericoloso per la sicurezza dello Stato, e un altro egiziano, 23 anni, residente a Piacenza ma al momento irreperibile perche' risulterebbe all'estero, e sono in corso indagini per rintracciarlo.

L'egiziano - godendo di una rete di sostegno visto che era un irregolare in Italia - si era trasferito a Cuneo, mantenendo le stesse mansioni lavorative, mentre dal primo agosto si era trasferito a Milano, dove aveva trovato lavoro, in nero, presso una azienda per la bitumazione stradale. Un ulteriore aspetto che ha messo ancor piu' gli investigatori sulla pista e' il fatto che Shalabi abbia cambiato per ben 4 volte il suo domicilio milanese, come rilevato nel corso dei costanti servizi di osservazione e pedinamento svolti, h24, da personale specializzato della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione/Ucigos. Il procuratore nazionale antiterrorismo e antimafia ha aggiunto che lo spessore di Shalabi e' dato anche dal fatto che egli avesse la possibilita' di utilizzare direttamente le informazioni dell'agenzia di informazione dell'Is costituendo quindi gruppi ristretti ricorrendo alla messaggistica Telegram e condividendo progetti stragisti. Gli investigatori hanno anche intercettato le immagini del giuramento di 5 giovani che si dicevano pronti all'azione. Shalabi l'ha scaricato e visionato dal gruppo Telegram "Nasher News", nel video i 5 ragazzi seduti a semicerchio su una roccia, con un coltello al centro ed alle spalle la bandiera dell'Isis. Si tratta della Mubaiaa (Adesione e giuramento di fedelta' allo Stato Islamico e al suo Califfo Abu Bakr al Baghdadi). Le attivita' investigative hanno portato a ritenere che il video in questione sia la rivendicazione dell'attentato terroristico avvenuto a Danghana (Tajikistan) lo scorso 29 luglio, dove un gruppo di ciclisti occidentali e' stato prima travolto da un'auto in corsa e poi attaccato da uomini armati con pistole e coltelli, e ci furono alcune vittime tra i turisti. Ed e' stato intercettato anche un bando di reclutamento diffuso dall'Isis lo scorso agosto, con candidature da presentare tra il 12 e il 18. De Raho ha quindi ribadito che in Italia "c'e' un modello di prevenzione la cui cui elevata capacita' e' difficilmente replicata nel mondo. C'e' da noi una forte capacita' di intercettare attivita' terroristiche prima che queste si trasformino in fatti concreti". Il procuratore dell'Aquila ha parlato di indagine molto particolare e che costituisce una svolta investigativa: "Non solo e' stato individuato un 'lupo solitario' ma anche riscontrato che era in grado di ricevere istruzioni da rilasciare a sua volta a entita' esterne. E' stata quindi riscontrata la presenza di strutture di propaganda e contatto tra militanti e la struttura Daesh nel mondo. E questo ora arricchisce la capacita' di contrasto anche da parte di altri Paesi, e questo spiega perche' l'Italia e' immune da attentati".

Dalle attivita' di captazione, telefoniche e telematiche svolte sul conto di Shalabi sono stati recuperati numerosissimi file audio, molti dei quali con il logo di Dabiq, la famosa rivista dell'Is, ascoltati di continuo in una sorta di costante 'brain washing' ('lavaggio del cervello'), contenenti inni jihadisti e sermoni di Iman radicali, propugnatori di odio nei confronti del mondo occidentale, sostenitori della necessita' di combattere l'occidente anche con attentati nei confronti di popolazione civile.    Le indagini hanno quindi dimostrato, a parere degli investigatori, sia che Shalabi e' un miliziano dello Stato Islamico, che aspira a combattere ed a sacrificarsi per Daesh, per operare o nello scenario siriano o dove gli fosse eventualmente richiesto, sia anche, come emerso dalle attivita' investigative e dalle analisi web, che ricopre anche un ruolo significativo all'interno della complessa macchina della propaganda dello Stato Islamico, partecipando e gestendo in prima persona, grazie al peculiare skill tecnico e alla significativa conoscenza delle piattaforme social, canali e gruppi chiusi sul social Telegram, rilasciando le credenziali affinche' altri potessero partecipare a tali gruppi nei quali venivano diffuse le notizie delle attivita' giornaliere dello Stato Islamico sia tramite la nota agenzia "Amaaq" sia tramite la meno nota, ma molto diffusa, agenzia "Nasher News".    Di particolare interesse e' risultata per la Polizia la captazione dalle intercettazioni telematiche di un vero e proprio "mattinale" dell'Isis, nel quale sono indicati gli obiettivi ed i risultati conseguiti da Daesh nella settimana precedente in termini di morti, feriti, auto e caserme distrutte, cristiani uccisi, prigionieri catturati, e via dicendo. 

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