Terrorismo, pm: Fatima non è pazza, in Siria per il Califfato
Il gip: "Fatima vuole andare in Siria con motivazioni straordinariamente forti e profonde"
Maria Giulia Sergio, 'Fatima' dopo la conversione all'Islam, "non e' una pazza", ma, come gli altri imputati, "vuole andare in Siria con motivazioni straordinariamente forti e profonde" per sostenere la causa del Califfato. E' un passaggio della requisitoria del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli (da poco trasferito alla Direzione Nazionale Antimafia, ma applicato a questo processo fino alla fine) relativo alla figura della prima foreign fighter italiana, partita da Inzago (Milano) alla volta della Siria.
"Sarebbbe un po' comodo da parte di tutti, una cosa che semplifica e banalizza - sono le considerazioni di Romanelli che terminera' il suo intervento nella prossima udienza con le richieste di pena - dire che e' una pazza, ma 'Fatima' non dice niente per caso nelle conversazioni che abbiano ascoltato. Ha acquisito una profondissima conoscenza della materia, ha studiato le cose che dice, molto spesso con al fianco un addetto alla polizia religiosa dello Stato Islamico. Esprime la realta' di quel periodo dell'agire terroristico".
Dalle circa "700 pagine di intercettazioni telematiche", emerge che la ragazza originaria di Torre del Greco ripete sempre gli stessi concetti, e quando deve convincere i genitori "usa toni molto chiari", per esempio quando proclama 'Siamo qui ad ammazzare i miscredenti'". Oltre a Maria Giulia, davanti alla Corte d'Assise di Milano sono imputati anche suo padre Sergio Sergio e suo marito Aldo Kobuzi, che con lei si troverebbe in Siria a combattere con lo Stato islamico, e altri due latitanti: Donika Coku, madre di Aldo Kobuzi, e Haik Bushra, donna di origine canadese che avrebbe avuto un ruolo decisivo nell'indottrinamento e nell'arruolamento di Fatima e Marianna nelle file dell'Isis. Nel processo col rito abbreviato scaturito dalla stessa indagine e' stata condannata nei mesi scorsi a 5 anni e 4 mesi, Marianna Sergio, la sorella di 'Fatima'