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Trend e scenari creativi a Milano
Fashion kids: una storia di talento creativo e imprenditoriale
(Credit photo: Alessio Mancini)

Maria Chiara Maggi è la seconda di quattro sorelle, un’infanzia passata tra creazioni di vestiti con la carta di giornale e sfilate di bambole in salotto. Ora ha 32 anni ed è direttrice creativa di Magil.

Una storia di talento, perseveranza e passione. Un sogno di bambina che, la stilista ligure, ha realizzato creando moda proprio per i più piccoli.

Maria Chiara, come nasce la tua passione per la moda? Perché fashion kids?

Dopo le scuole medie, avevo pensato di iscrivermi al liceo artistico per seguire la mia passione. Ma i miei genitori preferivano che scegliessi un altro indirizzo. Se, dopo il liceo, avessi avuto ancora la passione per la moda, avrebbero assecondato la mia richiesta. E così è stato. Finita la scuola, mi sono iscritta al corso di Fashion Design dello Ied di Milano. Studiavo sempre e lì ho scoperto la mia vocazione per la moda per bambini. Non c’era un corso specifico sul tema, ma mi ritrovavo sempre a sfogliare libri e riviste sulla moda bimbo. Mi appassionava, mi faceva sognare.

A chi immagina un futuro nel mondo della moda cosa consigli?

 Bisogna essere sempre realisti, concreti. Non basta sognare a occhi aperti. Credi nelle tue capacità e investi nel tuo talento.

Maria Chiara Maggi ha scritto la sua storia non solo con il talento ma nel suo percorso è stato necessario avere determinazione e capacità imprenditoriali.

Dopo il diploma in Fashion Design presso la Scuola di Moda allo IED di Milano, inizia a lavorare per un piccolo atelier dove ricopre il ruolo di assistente della stilista e ha la possibilità di apprendere tutto ciò che avviene in una filiera di produzione nell’ambito della moda.

Curiosa e proattiva è in continua ricerca di nuove possibilità di collaborazione per poter imparare e affinare il suo talento. Visita quindi il salone Pitti Bimbo a Firenze e decide di seguire la sua vocazione: fashion kids.

Inizia a lavorare per Magil. Maria Chiara è determinata e ama questo brand anche quando nel 2010, a causa della crisi, l’azienda incontra gravi difficoltà economiche.

L’appassionata stilista 25enne decide di credere in Magil e mettersi in gioco: raccoglie quindi tutto il suo coraggio, i suoi risparmi e compra il marchio.

Con un nuovo socio e tanta determinazione Maria Chiara riparte e ora, dopo anni di duro lavoro, Magil ha cinque dipendenti tutte donne (età media 28 anni) e una sede con showroom a Lavagna vista mare.

Dieci anni dopo, Maria Chiara Maggi sei tornata a Pitti Bimbo con Magil, come hai fatto a riportare la tua azienda al successo?

Ho puntato tutto sulla qualità del prodotto. Non ho investito grandi somme in pubblicità. Anche se la crescita fosse stata più lenta, non avrei avuto paura di retrocessioni. Grazie al valore del marchio e della prima collezione, abbiamo partecipato a Pitti Bimbo, che è stata una grande vetrina. Oggi la Magil cresce del 100% a stagione. Abbiamo una buona rete di vendita in Italia, distributori negli Stati Uniti e in Giappone, rappresentati in Belgio e Germania e un negozio monomarca anche ad Abu Dhabi, aperto da un grosso gruppo degli Emirati Arabi.

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