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Trenord, più treni e un nuovo orario. Verso una maggiore affidabilità?
Un convoglio Trenord

Trenord, più treni e nuovo orario. Verso una maggiore affidabilità?

“Il nuovo orario in vigore dal 9 dicembre si sta confermando la strada giusta per ridare affidabilità e regolarità al sistema ferroviario lombardo, che non ha pari nel resto d’Italia”. È quanto dichiarato da Marco Piuri, Amministratore Delegato di Trenord, intervenuto oggi all’evento di consegna del treno Vivalto di Trenitalia a Trenord.

“Sin dalle prime settimane abbiamo raggiunto l’obiettivo prioritario di ridurre le soppressioni: prima del nuovo orario, il 5% delle corse – circa 120 ogni giorno – era soppresso. Oggi il dato è sceso all’1,2% circa, con meno di 40 corse soppresse al giorno; di queste, solo 16 sono soppresse per cause sotto la responsabilità di Trenord. Inoltre, gli aggiustamenti di orario introdotti su alcuni collegamenti locali hanno consentito di migliorare la puntualità di alcune grandi direttrici che convergono su Milano: sulla linea Milano-Cremona-Mantova la puntualità è passata dal 70% di novembre all’attuale 88%; sulla S13 Milano Bovisa-Pavia dall’80% all’89%; sulla linea Milano-Paderno Robbiate e Calusco-Bergamo, spezzata a metà dalla chiusura del ponte San Michele, siamo passati dal 68% al 93%”.

Piuri ha proseguito: “I 14 treni che abbiamo ricevuto da Trenitalia ci sono di aiuto per tamponare l’emergenza dettata dalla vetustà di parte del materiale rotabile, in attesa dell’arrivo dei nuovi 161 treni acquistati da FNM e Regione Lombardia, che inizieranno ad arrivare dalla seconda metà del 2020. I convogli ricevuti ci consentono infatti di avere materiale rotabile di riserva in snodi strategici nelle aree pavese e cremonese e dal mese di aprile ci permetteranno di effettuare il 50% delle corse sulla linea Milano-Mortara con treni Vivalto a 6 carrozze, sostituendo le carrozze a piano ribassato finora utilizzate”. “Qualcosa è stato fatto, molto ancora c’è da fare – ha concluso l’AD di Trenord – Trenord rappresenta un valore trainante per la Lombardia, trasportando ogni giorno su 2560 corse, fra treni e bus, oltre 800mila viaggiatori. Una rete capillare, che nella sola città di Milano serve 24 stazioni che contano ogni giorno un flusso complessivo di 612mila persone: un sistema diffuso come una linea metropolitana. Una base solida per lo sviluppo della mobilità metropolitana e regionale”.

Di diverso avviso il Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardia. "Mentre si festeggia per un treno in più i pendolari continuano a subire una giunta che non fa nulla".  Il consigliere regionale Pietro Bussolati commenta così la presentazione  alla stampa del nuovo  treno  di Trenitalia Vivalto. “C’è una fin troppo evidente discrasia – continua Bussolati-  fra il  razionale  piano  di lacrime  e sangue presentato dall’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, che prevede sostituzioni di treni con bus  e la presentazione in pompa magna di un nuovo treno, quasi a voler dire che  in Lombardia tutto va per il meglio”. “È purtroppo- continua Bussolati- l’ennesima presa in giro. Solo 11 treni in funzione e nessuna capacità di modificare la governance di Trenord, che fino a pochi mesi fa veniva accusata di essere causa del problema e oggi è difesa. La Regione, inoltre, contribuisce al contratto di servizio per 440 milioni di euro, per circa 800 mila pendolari gestiti da Trenord mentre per la rete di Atm, che ne mobilità molto di più, versa solo 275 milioni. Questo oggi  Fontana e Terzi si sono dimenticati di dirlo ”.

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