Trenord rinnova tutta la flotta, Maroni vara un miliardo e 707 mln
Trenord, una vera e propria rivoluzione da un miliardo e 707 milioni: 160 nuovi treni che inizieranno ad arrivare tra due anni, con gare che partono subito
di Fabio Massa
Una vera e propria rivoluzione. Trenord cambia completamente il proprio parco treni, rinnovamento totale. Età media dei convogli che scende da 18 anni a 12 anni. 160 treni che inizieranno ad arrivare tra due anni, con gare che partono subito. Investimento totale monstre: un miliardo e 600 milioni di euro.
Alessandro Sorte, l'assessore ai Trasporti è felicissimo: "E' la cosa più importante mai varata dalla Regione Lombardia. E' un emendamento che stravolge il sistema ferroviario lombardo. Lo facciamo oggi perché oggi ci sono le condizioni finanziarie per farlo". Precisa Fabrizio Garavaglia, l'assessore al Bilancio: "L'intervento ha una copertura integrale. Non ci sono problemi dal punto di vista della procedura e quindi si parte subito con le gare. In Regione Lombardia i conti sono solidi, e speriamo anche che il governo metta più soldi nel trasporto pubblico locale per riuscire ad aumentare ancora il numero di treni".
Roberto Maroni guarda la coppia Fnm-Trenord, rappresentata da Andrea Gibelli e Cinzia Farisè: "Abbiamo fatto una serie di incontri dopo le questioni relative ai problemi sorti nel trasporto ferroviario per colpa del caldo, che ha generato qualche disservizio. Da là è partita questa iniziativa di decidere che cosa fare, di investire sul futuro. L'approfondimento è stato rapido ma preciso, con un gruppo di lavoro composto da Sorte, Garavaglia, Andrea Gibelli, Cinzia Farisè e i tecnici regionali. Il governo ha messo a disposizione dei fondi che noi usiamo. Questo grande lavoro di approfondimento ci ha portato a questo risultato storico: un miliardo e 707 milioni, 160 treni. Si potevano seguire varie strade, ma la cosa fondamentale è che partono subito le gare. Avevamo pensato di noleggiare dei treni in disuso dalle ferrovie, ma abbiamo detto no: non vogliamo treni di seconda mano. Questo è quello che noi siamo, questa decisione è coerente in vista del referendum del 22 ottobre, del quale ho parlato oggi con Minniti. Potevamo fare la cosa più comoda: dare a Fs la maggioranza e che ci pensassero loro a investire. Ma sarebbe stata incoerente con la richiesta di maggiore autonomia che noi mettiamo alla base del referendum. Mi pare che questa sia la soluzione perfetta".