A- A+
UrbanFile: appunti per Milano
Cavalcavia Bussa, mille progetti mai realizzati. Le foto
Immagine 2
 

Allora, da dove partiamo? Volevamo descrivervi questo angolo di Milano che pare sempre in attesa di venire "definito" con mille progetti senza che sia però mosso un dito per realizzarli: il Cavalcavia Eugenio Bussa. Ci troviamo, per giunta, a due passi da Porta Garibaldi e da Piazza Gae Aulenti, dove si sta lavorando per completare un progetto di riqualificazione urbana senza precedenti e dal successo indiscutibile.
Partiamo a descrivere questo nostro viaggio dall'incrocio tra le vie Quadrio e d'Azeglio, dove troviamo il grazioso e ben curato giardinetto che ci invita all'orrendo cavalcavia Bussa.



 

Immagine 3
 


 

Il cavalcavia venne realizzato negli anni Cinquanta per permettere la creazione di una grande arteria di comunicazione che collegasse Piazzale Lagosta con l'Arco della Pace, devastando tre quartieri. Il progetto fu in parte realizzato in spazi quali l'Isola, Porta Volta e il Borgo degli Ortolani) ma è poi naufragato col passare del tempo, lasciando le sue cicatrici nel quartiere.
Nel 2015 era stato scelto un progetto per riqualificarlo e finalmente utilizzarlo (oggi è in parte un parcheggio per automobili). Doveva diventare uno spazio pubblico con aree sociali, per sport e per i bambini, ma ancora nulla è stato fatto.
Qui si trova anche una ridicola ciclabile che si ferma, in teoria obbligando i ciclisti a scendere le scale per evitare il "contromano" della discesa per via Quadrio. Discesa però che fanno tutti in bici infischiandosene del divieto.

 

Immagine 4
 
Immagine 5
 


 

Sul lato opposto, verso l'Isola, il cavalcavia ridiscende lungo una rampa verdeggiante con pista ciclabile ben realizzata anche se sempre utilizzata dai pedoni che non capiscono di trovarsi su di uno spazio dedicato alle biciclette. La discesa pedonale si trova a pochi centimetri.

 

Immagine 6
 

La discesa automobilistica, che permette alle automobili di dirigersi verso via Borsieri e via Pepe, si piega verso est per ragioni di spazio, lasciando un ampio terreno inutilizzato sino a qualche decennio fa. Quest'area sorta sulle demolizioni avvenute per aprire la via mai realizzata come dicevamo poco sopra, è attualmente occupata in parte da un bruttissimo parcheggio e in parte da un grazioso spazio urbano riciclato tramite un progetto di Giardino Condiviso e gestito dalla comunità di quartiere che lo ha ribattezzato Pepe Verde.
Il Giardino Condiviso Isola Pepe Verde, in Via Pepe 10, è aperto in base alle disponibilità degli abitanti volontari ogni giorno indicativamente dalla 10:30 di mattina fino al tramonto. Il giardino è uno spazio dove vengono coltivati fiori ed essenze, dove si tengono mercatini e piccole feste, uno spazio urbano per socializzare.

 

Immagine 7

 
Immagine 8
 


 

A questo punto, l'idea di uno spazio comune non ci dispiace e dà un tono amichevole e di fratellanza alla zona. Uniche criticità che vorremmo sottolineare riguardano il fatto che il giardino sia recintato con delle brutte lamiere in ondulato che lo fanno sembrare più ad un vecchio deposito di ferraglia. Non sarebbe più bello se ci fossero delle belle cancellate in ferro, così da permettere anche una vista all'interno? Poi altra cosa che ci piacerebbe venisse attuata è di rendere colorate le pareti cieche che si affacciano sullo spazio del giardino magari attraverso bei murales colorati, come nel nostro esempio qui sotto.

 

Immagine 9

L'incrocio e il parcheggio ora



 
Immagine 10

e come potrebbe essere


 

L'incrocio tra le vie Pepe e Borsieri è caratterizzato dal disordine totale.
Anche qui dovrebbero esserci dei progetti di cambiamento - come avevamo già visto tempo fa, grazie al progetto del Cavalcavia Bussa - ma a distanza di due anni ancora non si muove nulla e sarebbe dunque opportuno eseguire almeno alcuni interventi come la realizzazione di un marciapiede in via Pepe, davanti al parcheggio e al giardino condiviso. Magari si potrebbe anche cercare di far rispettare il divieto di parcheggio su entrambi i lati, cosa che come al solito è ignorata.

Il progetto vincitore nel 2015 è stato quello di T-Spoon, che prevedeva una nuova sistemazione per questo cavalcavia con aree pedonali e giardini anche ai due estremi del ponte, quindi anche per quest'area.

 

Immagine 11
 
Immagine 12
 

Invece ecco cos'abbiamo...

 

Immagine 13

 
Immagine 14
Immagine 15
 

blog.urbanfile.org
www.dodecaedrourbano.com





Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.