Varese, piste ciclabili fantasma: truffa alla Regione Lombardia
Fondi pubblici per percorsi e bike sharing inesistenti
VARESE: APPALTI PISTE CICLOPEDONALI, 18 INDAGATI E DANNI PER 1,4 MLN EURO
E' di 18 indagati - tra amministratori, funzionari e pubblici impiegati, nonché alcuni professionisti e imprenditori - il bilancio dell'inchiesta dei militari della Guardia di finanza di Luino (Varese) che ha riguardato la costruzione di alcune piste ciclopedonali del basso e dell'alto varesotto. L'indagine durata un anno e ribattezzata 'Bike shadow' ha coinvolto tre enti locali e alcune società di capitali, i primi come affidatari dei lavori e le altre quali aggiudicatarie degli appalti. Le accuse nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, di falso ideologico commesso da pubblici ufficiali, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abuso d'ufficio alla frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata ai danni dello Stato, con danni per circa 1,4 mln di euro.
Le attività sono state indirizzate altresì a verificare la destinazione dei contributi regionali, pari a 6.800.000 euro, di cui hanno beneficiato 19 enti locali, contributi assegnati nell'ambito di un bando pubblico, previsto dalla legge regionale 'Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica'. Il bando prevedeva, quale aspetto imprescindibile per l'ottenimento del contributo regionale, la realizzazione di piste ciclopedonali che collegassero le stazioni ferroviarie con la realizzazione di sistemi bike sharing, parcheggi per biciclette, velostazioni, sovrappassi ciclabili, cartellonistica. Le indagini "hanno permesso di accertare - spiegano gli uomini delle Fiamme Gialle - che, nell'ambito dei tre appalti esaminati, per un valore complessivo di 2.300.000 euro, molte opere non erano state realizzate o non erano funzionanti, nonostante il termine dei lavori fosse scaduto da tempo".
Tuttavia, per percepire i contributi regionali, pubblici funzionari, progettisti, direttori dei lavori e imprese, "attestavano falsamente come regolari i lavori eseguiti e le forniture ricevute, causando un danno erariale di rilevante gravità". Gli amministratori dei tre enti locali "hanno ricevuto illecitamente dalla Regione Lombardia, soggetto danneggiato, oltre 1.380.000 euro di contributi pubblici". Il comportamento dei pubblici amministratori e impiegati è stato segnalato alla procura regionale presso la Corte dei Conti.